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Ue: Juncker, serve una comunicazione migliore

Una migliore ‘comunicazione’ del sistema Ue, più contratti commerciali con conseguente aumento dei posti di lavoro e tasse sul digitale: all’Europa serve un ‘restying‘. Ne è convinto il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che ha parlato di questi temi a Berlino in occasione del vertice economico della Sueddeutsche Zeitung.

“L’Europa ha bisogno dei contratti commerciali“, afferma il presidente commissione Ue. Alla rete dei patti commerciali è necessario “continuare a lavorare, senza pausa e con ragionevolezza”, ha aggiunto, sottolineando la diretta relazione esistente fra questi patti e la creazione di posti di lavoro in Europa. “In giro per il mondo c’è una grande richiesta di Europa”, afferma.

Nel discorso non poteva mancare il suo cavallo di battaglia: le tasse digitali. “Ne abbiamo bisogno”, sottolinea. Si tratta di una condizione imprescindibile per una giusto sistema di tassazione, ha affermato.

Ma l’Ue, per Juncker, non va migliorata solo dal punto di vista economico-strategico, ma anche comunicativo “va comunicata meglio” e gli Stati membri non dovrebbero attribuire a Bruxelles l’origine di tutti i problemi, prendendosi i meriti di ogni successo. “Bruxelles non è Bruxelles. Bruxelles è fatta anche di Macron, di Merkel…”, ha affermato il presidente della Commissione. E al moderatore che gli chiede del vicepremier Matteo Salvini, la risposta arriva piccata: “Lui starebbe meglio a Roma”, conclude.

 

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