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Tim, Elliott licenzia Genish. L’ex Ad: sono stato ingannato

Lascia l’ad di Tim, Amos Genish, cui il cda, in maggioranza espressione dell’azionista Elliott, ha revocato le deleghe, mentre l’ormai ex Amministratore delegato era in viaggio in Asia. “Il consiglio di amministrazione di Tim, riunitosi in data odierna, ha revocato con decisione assunta a maggioranza e con effetto immediato tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish e ha dato mandato al Presidente di finalizzare ulteriori adempimenti in relazione al rapporto di lavoro in essere con lo stesso”. Un addio che, in borsa, non ha avuto conseguenze negative, anzi: il titolo Tim ha guadagnato l’1,43% a 0,538 euro.

Amos Genish ha detto a Bloomberg di essere stato ingannato. Tutto è avvenuto mentre era in viaggio in Asia (ieri ha firmato una partnership strategica con Samsung) e il manager accusa, “non è stato un processo pulito”. Il suo licenziamento è “molto deludente” e “insolito” e non allineato con le migliori pratiche di corporate governance, ha aggiunto. Genish ha ricordato il clima di veleni degli ultimi mesi e l’ambiente di lavoro diventato “disfunzionale”. Ora il manager, riporta Bloomberg, è “estremamente preoccupato” per il futuro di Tim e si aspetta “tempi volatili” ma resterà, promette, in cda a difendere l’interesse dell’azienda.

Niente dimissioni, quindi, ma una vera e propria sfiducia. Che ha provocato la dura reazione di Vivendi: “E’ stata una mossa molto cinica e volutamente pianificata in segreto, per creare la massima destabilizzazione e influenzare i risultati di Tim, e dopo un diniego ufficiale di domenica, senza la conoscenza di molti membri del consiglio e mentre l’amministratore delegato stava negoziando per Tim e portando avanti il suo dovere dall’altra parte del mondo. Denunciamo la destabilizzazione di questa decisione e il metodo vergognoso”, ha detto un portavoce di Vivendi dopo la sfiducia dei 10 consiglieri in quota Elliott. Pronta la risposta di Tim contro Vivendi e contro la stampa francese che accusa Elliott di manipolazione: “Diffida dal diffondere notizie false e fuorvianti, che hanno l’unico effetto di danneggiare società e azionisti”. Ribadisce in una nota che il cda è indipendente, che Genish non ha raggiunto gli obiettivi del suo stesso piano, da cui derivano le svalutazioni. Circa l’assemblea sui revisori infine “il Cda non ha assunto una decisione” e non esiste “alcuna norma che imponga la nomina” prima dell’assemblea 2018.

Dopo molte ore arriva anche la versione di Fulvio Conti, che fino al 18, assumerà le deleghe. “Posso assicurarvi che siamo fortemente impegnati a garantire continuità nella gestione, ma anche nel realizzare un nuovo Piano che salvaguardi gli interessi dei clienti, dei dipendenti, dei nostri azionisti e di tutti gli stakeholders”. Il presidente di Tim Fulvio Conti in una lettera ai dipendenti spiega quanto deciso oggi dal cda, le dimissioni di Amos Genish, e rassicura sul futuro.

“La nostra azienda opera in uno scenario complesso e si è reso necessario attuare un cambiamento”, spiega il presidente di Tim ma l’azienda non resterà senza una guida, rassicura e ricorda che entro la fine della settimana si riunirà il cda per nominare il nuovo ad. “Siamo anche consapevoli del ruolo che ricopriamo nel Paese e abbiamo un disegno chiaro: operare come vera public company, aperta al contributo di tutti gli azionisti” prosegue Conti e sul piano anticipa che “traccerà il percorso di trasformazione”. “Questa sfida ci appartiene e deve stimolarci ogni giorno a dare il massimo” esorta il presidente ringraziando i dipendenti per la professionalità e l’impegno quotidiano.

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