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Rifiuti: la blacklist Ue del riciclaggio. L’Italia è salva

Non bastano le dita di due mani per contare i Paesi dell’Unione Europea che rischiano di mancare l’obiettivo del 50% di rifiuti solidi urbani riciclati entro il 2020, fissato dalla direttiva quadro del 2008. Ma per una volta l’Italia non è nella lista dei peggiori che conta ben 14 Stati Ue: Bulgaria, Croazia, Cipro, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna. E secondo il rapporto sull’applicazione della normativa, pubblicato oggi dalla Commissione europea, potrebbero non farcela neanche nel 2025.

L’Esecutivo Ue ha quindi deciso di avviare un programma di assistenza tecnica rafforzata per questi Paesi, con visite sul posto dei funzionari europei per mettere in evidenza buone pratiche e le possibilità di utilizzo dei fondi strutturali per aumentare la quota di rifiuti riciclati.

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