“Non c’è nessun attacco, anzi un’apertura di credito, di cui il Governo dovrà far tesoro poiché temporalmente limitata e condizionata da una prova dei fatti che metta al centro dell’operato una difficile sintesi tra sviluppo, sostenibilità finanziaria, ambizioni di medio-lungo periodo e, benché politicamente costoso, correggendo parte delle promesse elettorali forse troppo ambiziose”. E’ il giudizio del giurista d’impresa Nunzio Bevilacqua.
Continua l’esperto: “le considerazioni fatte sul contesto Italia non possono essere definite come un’intrusione nella politica economica interna ma più correttamente gli elementi di motivazione su cui, si concordi o meno, poggia un giudizio (benché soggettivo ad effetti oggettivamente rilevanti per il mercato) altrimenti da considerarsi assolutamente disancorato dalla realtà”.
Riguardo alle prossime misure economiche, conclude, “staremo a vedere, il banco di prova ci sarà tra qualche settimana e tutte le persone di buon senso si dovrebbero augurare che quei fatti, con cui il Ministro Tria ritiene di poter rispondere ai mercati internazionali, si determinino in concreto”.