La comprensione dei meccanismi all’origine delle malattie ha sempre affascinato Quagliariello, 37 anni, specializzando napoletano in Patologia clinica, attualmente nello staff di Nicola Maurea, direttore della Cardiologia del Pascale. Qui il ricercatore si occupa del legame tra “cuore, sistema immunitario e tumori, con l’obiettivo di sviluppare terapie sempre più efficaci e meno tossiche”, ci racconta. Gli inizi sono stati un po’ in salita: “Il primo anno ho incontrato qualche difficoltà: provenivo da un istituto tecnico-commerciale e mi mancavano le basi di biochimica, chimica e matematica avanzata. Ho dovuto fare l’autodidatta, ma la passione per queste discipline ha fatto la differenza”. Quagliariello ha da poco conseguito l’abilitazione scientifica nazionale (ASN), rilasciata dal ministero della Salute, alle funzioni di professore associato in Patologia generale e Patologia clinica e ha un dottorato internazionale in Medicina traslazionale. È al quarto anno di Patologia clinica presso l’Università Vanvitelli ed è guest editor di molte riviste internazionali. Con un H-index di 30, ha firmato 83 lavori scientifici su riviste internazionali. Recentemente ha pubblicato su ‘Nature Communication’ uno studio sugli effetti cardioprotettivi e immunostimolanti della dieta mima digiuno durante l’immunoterapia. È autore di un brevetto internazionale per la cura del carcinoma prostatico in collaborazione con l’Università di Manchester. E, per le sue ricerche in oncologia e cardio-oncologia, ha ricevuto nelle ultime settimane lo Young Investigator Award 2024 al Congresso europeo di cardiologia Heart Failure, tenutosi a Lisbona.
