Nato a Milano nel 2000, affetto da una coxa vara e un’ipoplasia congenita del femore destro, si è avvicinato al nuoto per caso: “L’acqua era l’unico ambiente che mi permetteva di fare attività fisica senza mettere a rischio il mio femore”, ha raccontato. Le persone più importanti nel suo percorso sono l’allenatore Massimiliano Tosin e il compagno di nazionale Federico Morlacchi. Nel 2007 ha cominciato a nuotare alla piscina comunale di Magenta, con la scuola di nuoto per bambini. Dopo due anni è passato all’agonistica e ha partecipato alle prime gare. Eletto miglior atleta dei campionati mondiali londinesi nel contest lanciato dall’International Paralympic Committee, Barlaam è diventato presto un simbolo del movimento sportivo paralimpico. Nel 2019 ha vinto l’Ambrogino d’oro la massima onorificenza conferita dal Comune di Milano. Vince i 50 stile libero, alle Olimpiadi di Tokyo nel 2020. Nel settembre del 2023 ha ricevuto il Para-Awards – il maggior riconoscimento conferito dall’IPC – quale Miglior Atleta Maschile negli sport estivi.
