Nata nel 1987. Si laurea in Scienze politiche alla Luiss, quindi consegue un Msc in International Relations Theory alla London School of Economics. Dopo varie esperienze all’estero entra in Reti, società di public affairs, dove si occupa prima di media relations e poi di relazioni istituzionali in ambito tech, biotech, tabacco e mercati fortemente regolati. Nel 2017 diventa manager del team di public affairs. Dal 2018 è in Google come responsabile per l’Italia delle attività di policy relative a privacy e data governance, cloud e alla sicurezza di minori. “L’AI è un tema complesso – ci spiega – contiene dei rischi da tenere in considerazione, come la difficoltà di distinguere i contenuti reali da quelli generati sinteticamente, ma rappresenta una grande opportunità. Ed è uno strumento che Google utilizza da tempo, per costruire esperienze più sicure per tutti, anche per famiglie e bambini. L’AI consente per esempio di bloccare il 99% delle email di phishing e spam che riceviamo ogni giorno”. Il futuro non può che essere in Google, in un momento di grande fermento tecnologico: “Fino a un anno e mezzo fa neanche si parlava di AI generativa. Oggi tutte le nostre attenzioni sono focalizzate su questo. Ci troviamo sempre a imparare cose nuove. Si evolvono le sensibilità e noi dobbiamo saperle intercettare per sviluppare prodotti sempre migliori: è molto stimolante”.
