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Pace fiscale: disaccordo M5S-Lega, oggi si discute tetto

Pace fiscale: tetto fino a un milione di euro? Questo l’odierno pomo della discordia tra M5S e Lega, un nodo che dovrebbe essere sciolto durante un incontro tra le parti che si terrà oggi. La Lega vuole portare il tetto della pace fiscale a un milione di euro, opzione che il vicepremier grillino Luigi Di Maio esclude categoricamente.

Sì a pace fiscale per le “persone in difficoltà – afferma Di Maio – Il condono fino a un milione di euro per noi è inaccettabile”, sottolinea in un’intervista al Fatto Quotidiano. “I furbi non vanno premiati, e infatti a fine settembre nel decreto fiscale verrà previsto il carcere per chi evade“, aggiunge. Ma un tetto inferiore a un milione di euro penalizza le aziende che si sono trovate in difficoltà e “hanno ha scelto di pagare i dipendenti anziché le tasse”, afferma il sottosegretario leghista al Mef Massimo Bitonci su La Repubblica.

“Ci sono due ipotesi – afferma – una del ministero dell’Economia e una della Lega. Se sono sovrapponibili lo scopriremo all’incontro che abbiamo con i tecnici del ministero”, commenta, ribadendo che non si tratta di un condono ma di “un saldo e stralcio. Di tutti i tributi, multe comprese, e dell’intero contenzioso fiscale con la pubblica amministrazione. Parliamo di 1.050 miliardi. Una cifra assurda che fa capire quanto male funzioni il sistema”.

L’aliquota “è ancora oggetto di scelta politica. Il tetto per la Lega è un milione di euro. Sarà materia di trattativa” con il M5S. “Parliamo di persone o aziende che fanno la dichiarazione dei redditi, ma che non riescono più a pagare le tasse per colpa della crisi”, spiega Bitonci. Per distinguere tra evasori buoni e cattivi “abbineremo all’autocertificazione controlli puntuali. Deve essere chiaro che non vogliamo aiutare i furbetti, ma chi è in difficoltà e si vede portare via l’azienda perché ha scelto di pagare i dipendenti anziché le tasse”.

La misura, assicura, non incentiva l’evasione. “Chi vuole transare, deve accettare i controlli. E poi con la pace fiscale introduciamo anche una norma che eviterà altri ‘saldo e stralcio’ in futuro. Se dimostro che non sono un evasore, ma non posso pagare le tasse, stralcio una parte, tiro via sanzioni e interessi, rateizzo per un periodo lungo”. Sull’analogia con il già esistente concordato con adesione, “non funziona, è poco utilizzato. Il nostro sarà molto ampio”, conclude Bitonci.

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