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Verso un nuovo vertice sulla manovra: sale la tensione Tria-M5s

Un nuovo vertice di governo per la manovra ci sarà sicuramente, secondo Luigi Di Maio, perché “c’è tanto lavoro da fare ancora”. Un lavoro da svolgere nonostante la presenza, nei “posti chiave dello Stato”, di una “zavorra di cui dobbiamo liberarci”: i “tecnocrati, uomini di partito messi lì dai politici di un tempo che invece di seguire il governo “preferiscono mettere bastoni tra le ruote, perché per loro il cambiamento è un pericolo”. Anche se il vicepremier non ha precisato nulla sui tempi di convocazione del vertice (ma si parla di domani pomeriggio, mentre un pre-consiglio si dovrebbe tenere domattina), si sa già che potrebbe essere una riunione complicata dai temi deficit e superamento della legge Fornero, con due fronti distinti: da una parte il Ministro dell’economia Giovanni Tria, dall’altra Di Maio e i cinque stelle, con il Premier Giuseppe Conte nel mezzo a mediare.

Secondo fonti di Governo, infatti, il M5s sta cercando l’asse con la Lega per convincere Tria a portare, da subito, ovvero nella nota di aggiornamento al Def, il rapporto deficit-pil al 2,4%. Conte, da conciliatore, avrebbe già pronte due ipotesi: la prima prevede una percentuale dell’1,9% con il recupero di qualche altro decimale nella manovra, la seconda fisserebbe il deficit poco sopra il 2 ma con una quota importante in investimenti.

Altro motivo di contesa sarebbe il superamento della legge Fornero, che al pari del reddito di cittadinanza è condizione imprescindibile per il M5s, a quanto si è appreso da fonti pentastellate dopo la riunione tra i vertici di Governo del movimento. Proprio su questo punto ci sarebbe una forte resistenza da parte del titolare del Mef. Ma, per il M5S, nella manovra va inserita anche questa misura, punto chiave del contratto di governo. Bisogna subito far capire che quello in carica è un vero governo del cambiamento, per i pentastellati, ai quali Di Maio ha spiegato che sul Def ci sarà la massima attenzione e, dalle cifre, gli italiani capiranno subito se sono stati presi in giro o il governo farà sul serio. E secondo quanto raccontano fonti del Movimento, Di Maio farebbe “assolutamente sul serio”.

Tria ha comunque parlato del tema pensioni: obiettivo della manovra, per il Ministro, è “toccare le difficoltà della legge Fornero, accompagnando e accelerando forse l’uscita dalle imprese di personale diventato molto anziano per fare entrare giovani con competenza diverse”. Tria ha ribadito così la volontà di intervenire sulla riforma delle pensioni, già espressa in altre occasioni pubbliche. Elencando le priorità fondamentali della prossima legge di bilancio (riduzione della pressione fiscale, tema sociale con il reddito di cittadinanza, pensioni, investimenti), Tria ha ribadito che “tutto deve essere portato avanti in modo consapevole e coordinato, con gradualità e senza mettere in discussione la stabilità della finanza pubblica”.

Tra le proposte ipotizzate per la manovra, intanto, c’è anche quella di rilanciare la lotteria degli scontrini, immaginata già nella scorsa legislatura e mai diventata operativa. La lotteria, nelle intenzioni, scatterebbe dal 1 gennaio 2020, legata all’avvio da luglio 2019 degli scontrini e dei corrispettivi. e sarebbe confermato anche, da gennaio 2019, l’obbligo di fattura elettronica tra privati.

Il premier Conte, intanto, ha parlato di infrastrutture: “ci sono tutte le potenzialità per crescere, dobbiamo solo intervenire per liberare le risorse economiche per un piano infrastrutturale serio”, ha dichiarato dall’interno del New York Stock Exchange ai microfoni di Class Cnbc. “Quando parlo di infrastrutture parlo di quelle materiali e immateriali, creando un ambiente anche smart per la business community. Ad esempio la semplificazione burocratica sarà a costo zero”, ha aggiunto.

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