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Def: soldi contro culle vuote e rientro cervelli. Tagli a Editoria

Ridurre il cuneo fiscale per l’assunzione dei giovani più meritevoli, contrastare il fenomeno delle ‘culle vuote’ anche con incentivi per l’istruzione e misure per favorire il rientro dei ‘cervelli’: sono alcuni dei punti sui quali la maggioranza impegna il governo a intervenire, indicati nella risoluzione alla nota di aggiornamento al Def al voto nel pomeriggio in Senato intorno alle 17,30. Nel testo presenti i capisaldi del programma giallo-verde: la riforma della Fornero, reddito e pensioni di cittadinanza nonché flat tax per le pmi.

“Un graduale azzeramento a partire dal 2019 del contributo del Fondo per il pluralismo, quota del Dipartimento informazione editoria, assicurando il pluralismo dell’informazione – prosegue la mozione – e la libertà di espressione”. E’ uno dei punti su cui la maggioranza impegna il governo a intervenire in vista della prossima legge di bilancio”.

Nel testo di maggioranza è scritto anche che “l’implementazione in tempi rapidi della Banca per gli investimenti, anche prevedendo un coinvolgimento di Banca d’Italia e cassa Depositi e prestiti, anche al fine di gestire ed erogare direttamente incentivi e finanziamenti all’economia reale”.

Una delle ipotesi riguardanti il decreto fiscale collegato alla manovra, che dovrebbe contenere la ‘pace fiscale’, prevede la cancellazione del debito delle mini-cartelle sotto i mille euro più ‘vecchie’, quelle tra il 2000 e il 2010. Come riferiscono fonti di maggioranza si tratta ancora di una ipotesi di lavoro, presente comunque in una bozza più avanzata del provvedimento, che consentirebbe di liberare il ‘magazzino’ della ex Equitalia di un quarto dei crediti non riscossi, cancellando il 25% delle cartelle.

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