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Mediobanca: la revoca della concessione ad Autostrade costa 8 miliardi

autostrade atlantia castellucci

Almeno 8 miliardi di euro. È quanto l’Italia dovrebbe pagare ad Autostrade per il valore residuo della concessione in caso si decidesse di esercitare l’articolo 9 della convenzione che regola i rapporti tra lo Stato e la concessionaria, ovvero la revoca. La stima su Atlantia è di Mediobanca, secondo la quale il valore reale della concessione è di 10,8 miliardi. Il mercato però, dopo il tonfo in borsa dell’azienda, secondo Mediobanca avrebbe già ‘scontato’ la cifra a 8-8,5 miliardi, in quanto “potrebbe ritenere che Autostrade dovrà pagare ulteriori compensazioni”.

Nel lungo report che Mediobanca dedica ad Atlantia, al centro di “una complessa situazione con una visibilità molto bassa”, il valore dell’indennizzo viene ritenuto “decisivo per ripagare gli azionisti e obbligazionisti di Autostrade per l’Italia e per evitare implicazioni su Atlantia, alla luce del fatto che sei miliardi di bond di Aspi sono garantiti” dalla holding.

Atlantia, secondo il report, potrebbe infatti finire “sotto grande pressione finanziaria” nel caso in cui “non venisse riconosciuto alcun indennizzo per la revoca della concessione”. In tal caso la holding potrebbe contare solo su 300 milioni di dividendi dalle attività residue (gli aeroporti di Roma e di Nizza, le concessioni in America Latina) per far fronte a 5,2 miliardi di debiti (2 propri, 3,2 di Autostrade al netto dei 2,9 miliardi di cassa della concessionaria). Senza contare che Autostrade per l’Italia garantisce 1,2 miliardi di bond di Atlantia, che dunque, in caso di fallimento della concessionaria, dovrebbe offrire garanzie alternative ai bondholder o rimborsarli anticipatamente.

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