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Mattarella ‘difende’ Bankitalia e avverte: il potere inebria

Quattro passaggi chiave. Per dire che l’esercizio del potere “può inebriare”, per evidenziare che le autorità sono indipendenti “a garanzia di tutti”, per ricordare che il principio della divisione e del contrappeso dei poteri resta cruciale, per ribadire che la Costituzione affida al Capo dello Stato il ruolo di garante del buon funzionamento del sistema. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parla agli studenti ma si rivolge, di fatto, soprattutto a chi il potere esecutivo lo sta esercitando, su tutti i leader di Cinquestelle e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Un monito che richiama anche le polemiche seguite alle posizioni assunte da Bankitalia, Upb e Inps sulla Nota di aggiornamento al Def.

Primo, nella nostra Costituzione “c’è un sistema complesso di pesi e contrappesi. Perché? Perché – vedete – la storia insegna che l’esercizio del potere può provocare il rischio di fare inebriare, di perderne il senso del servizio e di fare invece acquisire il senso del dominio nell’esercizio del potere”. Secondo, “la nostra Costituzione consente di superare difficoltà e di garantire l’unità della società anche perché ha creato un sistema in cui nessuno, da solo, può avere troppo potere. C’è un sistema che si articola nella divisione dei poteri, nella previsione di autorità indipendenti, autorità che non sono dipendenti dagli organi politici ma che, dovendo governare aspetti tecnici, li governano prescindendo dalle scelte politiche, a garanzia di tutti”. Terzo, ci sono, rispetto a pericoli di sbandamenti nella gestione del potere, “due antidoti. Il primo è personale: una capacità di autodisciplina, di senso del limite, del proprio limite come persona e come ruolo che si esercita, un senso di autocontrollo. C’è poi un altro antidoto che è quello di meccanismi di equilibri che distribuiscono le funzioni e i compiti del potere tra più soggetti, in maniera che nessuno, da solo, ne abbia troppo”. Quarto, la Costituzione “conta molto sull’autodisciplina e l’autocontrollo, ma ha messo in campo una serie di meccanismi di articolazione del potere che garantiscono quell’obiettivo. Questo consente anche al Capo dello Stato, al Presidente della Repubblica, di svolgere la funzione di garante del buon funzionamento del sistema in maniera adeguata, ma il merito è della Costituzione”.

La replica di Salvini è particolarmente sintetica. “Bellissime parole“. Altrettanto caustico il ministro per gli Affari europei Paolo Savona: “Meno parlo, meglio è…”, risponde, allargando le braccia, a chi, all’uscita dell’Aula della Camera, gli chiede un commento sul monito del presidente della Repubblica.

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