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Istat, fiducia? Bene tra i consumatori, sempre peggio per le imprese

A settembre l’indice di fiducia nel Paese sale per le famiglie, mentre continua la sua lenta discesa – la terza consecutiva – per le imprese, tra le quali tocca il livello più basso a partire da gennaio 2017. Se da una parte l’indice del clima di fiducia dei consumatori passa da 115,3 punti a 116 con progressi diffusi a tutte le componenti della fiducia, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese mostra il terzo peggioramento consecutivo (da 103,9 a 103,7), fatta eccezione per il comparto manifatturiero dove la fiducia registra un crescita da 105 a 105,7 punti. Lo comunica l’Istat.

Nonostante i progressi dell’industria, l’indice composito del clima di fiducia di tutte le imprese cala e tocca il livello più basso a partire da gennaio 2017 (quando era 103,4). Tra gli altri settori, l’Istat segnala un miglioramento per l’indice relativo ai servizi (da 104,7 a 105,1), mentre nel commercio al dettaglio l’indice rimane sostanzialmente stabile (da 104,3 a 104,4) e nelle costruzioni diminuisce da 139,3 a 136,9. Nel settore delle costruzioni, si registra un deterioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull’occupazione. Per quanto riguarda il settore dei servizi, l’aumento dell’indice di fiducia è dovuto al deciso miglioramento dei giudizi sull’andamento degli affari mentre i giudizi e le attese sugli ordini sono in peggioramento. Nel commercio al dettaglio si evidenzia una dinamica positiva delle attese sulle vendite future mentre i relativi giudizi peggiorano rispetto al mese scorso; le scorte di magazzino sono in lieve accumulo. Il settore manifatturiero, invece, mostra un miglioramento dei giudizi sugli ordini, sia interni sia esteri. Sono in “leggera ripresa” anche i giudizi sul fatturato all’export nel terzo trimestre, dopo le flessioni osservate nei primi due trimestri di quest’anno, mentre risultano ancora in diminuzione le attese.

Tornando al clima di fiducia dei consumatori, tutte le componenti sono in miglioramento: il clima economico e quello futuro, dopo il calo registrato lo scorso mese, aumentano, rispettivamente, da 136,7 a 137,8 e da 119,3 a 120,2, così come il clima corrente, che passa da 112,8 a 114,1. La la componente personale sale per il terzo mese consecutivo passando da 108,5 a 109,3.

 

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