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Generali, Donnet: il nostro piano sarà ambizioso

“Affrontiamo una nuova fase della nostra storia, una fase che deve essere molto ambiziosa. Il nostro piano sarà molto ambizioso, sarà dedicato alla crescita e allo sviluppo, al rafforzamento della situazione patrimoniale e alla accelerazione della trasformazione digitale”. Lo ha annunciato il Ceo di Generali Philippe Donnet in una video intervista presentata all’Annual Assicurazioni organizzato a Milano da 24Ore Eventi con il Sole 24 Ore. “Dobbiamo investire per sviluppare il nostro gruppo, e siamo pronti a farlo. La diversificazione internazionale è importante. Col piano strategico abbiamo strategia di appoggio della crescita che sia organica e non organica, però molto mirata”. Quanto alle geografie “io credo molto nell’Europa. Per me c’è ancora spazio di crescita e sviluppo. Siamo già leader e vogliamo rafforzarci – ha detto il Ceo di Generali – Abbiamo intenzione di continuare ad investire nell’assicurazione e nell’asset management in Europa. Ma abbiamo anche deciso di sviluppare una presenza forte in Asia, Argentina e Brasile”. Nel piano che sarà presentato il 21 novembre a Milano, “proporremo una fase di accelerazione della trasformazione digitale” e “l’asset management sarà in nostro terzo business, e motore di crescita importante”. Donnet ha aggiunto: “vogliamo sviluppare coperture assicurative danni non auto, per persone, famiglie, piccole medie imprese, con welfare, coperture malattie e coperture per eventi catastrofali”. Con la speranza “che in questo paese lo Stato crei le condizioni perché tutti possano essere coperti da questi catastrofi”.

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In un colloquio con Fortune Italia, pubblicato sul numero di ottobre della rivista, il manager francese rivendicava di aver attuato per intero il piano finanziario 2015/2018, ereditato dalla precedente gestione, ma trasformato in un vero piano industriale dopo il suo arrivo, creando i presupposti per puntare con decisione alla crescita e allo sviluppo. “Abbiamo portato a termine un progetto molto ambizioso – spiegava – lavorando in maniera disciplinata con una squadra di manager di grande valore. Stiamo per concludere il nostro piano 2015-2018 e siamo in linea con tutti gli obiettivi che abbiamo annunciato al mercato. Un motivo per me di particolare orgoglio e soddisfazione, perché dimostra la nostra capacità di mantenere le promesse che facciamo”. Donnet aveva già fornito indicazioni di massima sulle linee guida del prossimo piano, parlando di tre pilastri: l’ottimizzazione finanziaria; la crescita degli utili, ritenuta più importante di quella dei volumi; la trasformazione del business model. Un progetto ambizioso che comporta anche investimenti consistenti. Grazie ai risultati raggiunti in questi anni, che hanno permesso di rafforzare le Generali sotto il profilo patrimoniale e della liquidità, diceva, “sarà un piano che consentirà alle Generali di entrare in una nuova fase di sviluppo”. Il ceo aveva fornito anche un’indicazione rilevante rispetto agli investimenti nell’asset management. “Ci aspettiamo 300 milioni l’anno entro il 2020, incrementando così di 150 milioni l’utile netto di gruppo. Inoltre, nello stesso arco temporale, vogliamo arrivare a gestire 500 miliardi di asset. E, soprattutto, stiamo arricchendo in maniera significativa le nostre competenze di investimento e l’offerta di prodotti per soddisfare nello stesso tempo le necessità di investimento di privati e aziende”, sintetizzava Donnet.

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