Una “spirale catastrofica”. Così il Financial Times descive il rischio a cui “la manovra anti-austerity del governo populista” starebbe sottoponendo l’Italia. Un vortice che risucchierebbe le banche, e di conseguenza il Paese a causa dell’ “inestricabile legame tra le finanza pubbliche indebitate e le sue banche”, si legge in un articolo, con interviste a diversi analisti.
“Le vendite dei titoli del debito sovrano italiano”, in risposta alla manovra “hanno fatto riemergere i vecchi timori sulla salute delle banche del paese”, si legge. “Gli istituti di credito italiani – ricorda Ft – detengono 387 miliardi di euro di debito pubblico italiano, secondo la Banca centrale europea, e ciò li lascia fortemente esposti poiché i costi di finanziamento del paese hanno portato i rendimenti ai massimi da cinque anni a questa parte”.
Secondo il Ft “se i rendimenti più elevati persistono, le banche saranno costrette a riprezzare le loro vaste riserve di titoli di stato e cercare nuove fonti di capitale”. In altre parole, secondo il quotidiano della City “questa esposizione porta lo spettro di una spirale catastrofica per l’inestricabile legame tra le finanza pubbliche indebitate e le sue banche”.