Una pioggia di fulmini e saette si è abbattuta ieri sera sulla Lega, sul Pd, su Berlusconi, sui giornalisti di Repubblica: ad essere risparmiati dalla raffica di frecciate firmata Alessandro Di Battista (M5S) non potevano che essere solo i 5 stelle. Sullo sfondo del Guatemala, in un’intervista in diretta a Otto e mezzo, il 40enne non ha lesinato parole per nessuno tra partiti, anche non all’opposizione, e media.
Le critiche vanno in primis alla Lega che “non amo particolarmente”, afferma Di Battista il quale, sul caso dei 49 milioni di fondi non ha dubbi: va restituito “fino all’ultimo centesimo il maltolto: non c’entra niente il processo politico, ma quando mai? Se fossi un militante della Lega gli chiederei di restituirli perché sono soldi dei cittadini. Iniziassero i parlamentari trombati della Lega a restituire l’assegno di fine mandato come ho fatto io. Per me la Lega deve restituire, punto. Perché le sentenze si rispettano perché quei quattrini sono anche miei”. Il pentastellato si prodiga in consigli su più fronti, a partire dalla questione sulla nazionalizzazione di Autostrade: “se la Lega si tirasse indietro si sputtanerebbe – afferma – Mi auguro che non segua Giorgetti che rappresenta l’ala maroniana della Lega. E poi conflitto d’interessi e altri diritti sociali”.
E parole su parole come a bere un bicchiere d’acqua, non tarda ad arrivare la stoccata sulla possibile influenza Berlusconiana dietro ad una eventuale restromarcia del vicepremier della Lega sul ddl anticorruzione: “Credo che Salvini abbia ricevuto una telefonata dal San Raffaele dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri del ddl anticorruzione, gli hanno chiesto di fermarla per far tornare la pressione di Berlusconi a livelli normali… Scherzi a parte, se ferma l’anticorruzione si sputtana”.
Se poi i sondaggi danno la Lega avanti al M5S, per Di Battista la colpa è dei media: “Penso che Salvini sia pompato dal sistema mediatico in maniera vergognosa. Specie “Repubblica” dice che è fascista però si comporta come l’istituto Luce con Mussolini, ma alla fine conteranno i fatti. Lo fanno perché il Movimento cinque stelle fa molta più paura”, afferma. “Fa comodo a qualcuno descrivere M5s come quattro sfigatelli che si fanno dettare l’agenda da Salvini ma non è così – prosegue – Ora che non ci possono ignorare perché siamo al governo ci descrivono come subalterni ma non è così. Non è che si vota domani e occorre stare in campagna elettorale: ora occorrono risultati per il popolo italiano. Il Movimento la conosce la sua strada, intransigenza, barra dritta, etica: è quello che abbiamo sempre fatto. Non credo nei sondaggi. Non devo difendere il governo per forza. Lo sostengo perché ritengo che solo così sarà possibile difendere alcuni diritti. Il M5s sta portando avanti in tanti risultati e deve continuare a farlo. Mi auguro che il Movimento vada avanti con durezza ed estremo rigore perché alla fine contano i risultati. Salvini fa propaganda”.
E dopo un apprezzamento su Renzi, giusto per non tralasciare nessuno dall’elenco dei benvoluti: “Renzi sembrava il padrone del mondo e oggi lo ritrovi coi modellini che pare Guzzanti”, Di Battista prende le parti di Conte e del M5S, puntando di nuovo il dito contro i media: “Conte partecipa a un concorso pubblico all’università? “La notizia viene schiaffata in prima pagina perché c’è un tentativo legato alla nazionalizzazione di Autostrade con cui i giornali hanno mangiato per anni, per me sono stronzate”.
Con queste premesse, aggiunge: “Non so (se il governo durerà 5 anni), ma mi auguro non che duri per forza ma che faccia cose buone, onestamente nei primi 100 giorni si è fatto tanto. Mi auguro che continui sulla strada del contratto di governo”. E forse la speranza è quella di tornare in prima linea: “Tornare a fare politica in primissima linea con Luigi Di Maio mi manca, mi sento come un leone in gabbia. Mi sento a volte quasi in dovere di dare una mano ai miei colleghi. A dicembre torneremo e poi vedremo che fare. Se dovessi tornare in prima linea sarei legato indissolubilmente a Luigi perché la pensiamo allo stesso modo e insieme funzioniamo bene”.
