Una “sfida al governo”, un incontro mirato a discutere l’attuale sistema in modo che “cominci a fare gli interessi del Paese tutto e non di pezzi di elettorato”. E’ quello che sta organizzando il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che, in un’intervista a QN, invita tutti i presidenti delle diverse associazioni che fanno parte della confederazione a presentarsi al prossimo Consiglio generale che si terrà a Torino.
“Lo faremo a Torino, un luogo simbolo delle potenzialità del Paese, con un invito aperto a tutte le altre categorie e una sfida al governo perché cominci a fare gli interessi del Paese tutto”, afferma. “Il malessere dei nostri associati è forte, i risultati in termini di previsioni purtroppo non aiutano, la posizione sulla Torino-Lione amareggia e delude”, dice, e avvisa che non si può stare fermi a guardare.
Rimarca che il governo “sostiene la disintermediazione, che sfocia nell’assenza di confronto, con tutte le conseguenze negative della mancata conoscenza dei fenomeni e delle esigenze di pezzi importanti della società” e “ritiene che il cambiamento possa essere solo positivo.
I dati ci dimostrano che il cambiamento invece può essere anche negativo e questo, tutti, dovremmo evitarlo”. “Noi – prosegue – vorremmo che prevalesse una visione del Paese che sia centrale tra Europa e Mediterraneo, aperto a Est e Ovest”. In quest’ottica la Tav è un pezzo fondamentale: “un’opera che diventerebbe un patrimonio per il Paese e che durerebbe decine di anni, per un costo in termini di investimento che, rispetto ai 18 miliardi previsti per reddito di cittadinanza, flat tax per lavoratori autonomi e pensioni, sarebbe pari solo a poco più del 16%: a ciò che solo per queste voci si intenderebbe spendere in due mesi”.
