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Cns, Hinna resta presidente del Consiglio di gestione

È ancora Alessandro Hinna il Presidente del Consiglio di gestione del Consorzio nazionale servizi, nominato dal Consiglio di sorveglianza, riconfermato dopo un triennio di mandato che, secondo il Cns “ha totalmente riscritto le regole del Consorzio”, nel nome della “buona cooperazione”: nuovo Statuto, rinnovate regole di partecipazione, modifica dei regolamenti di ammissione ed esclusione dei soci, revisione profonda del Modello 231, del codice etico e di quello di comportamento. Riconfermato inoltre alla vicepresidenza Massimiliano Cesare. Entrano come nuovi Consiglieri Maurizio Bottaini, Mauro Gori e Pier Luigi Morara.

“Nel 2015 il Consorzio ha attraversato una fase molto difficile, per diverse ragioni: il cambiamento dei mercati di riferimento, una crisi reputazionale che poteva realmente decretare la fine del Cns. Da questi 3 anni ne esce completamente rinnovato, è stata ricostruita la funzione consortile, si è puntato fortemente sulla buona cooperazione”, ha dichiarato Hinna, aggiungendo: “abbiamo ottenuto grandi risultati, lo abbiamo fatto tutti insieme, con le tante eccellenze che lavorano dentro il consorzio e tra le imprese socie. Ovviamente non basta, abbiamo solo scritto una parte di storia, ma non si torna indietro, guardiamo avanti. Ringrazio il nuovo Consiglio di Sorveglianza per la fiducia, ci aspettano ora nuove sfide, sono certo che Il Consorzio sarà in grado di affrontarle”.

Tra le cifre del bilancio d’esercizio presentate dal Cns, i 781 milioni di euro di fatturato per servizi e lavori registrati nel 2017, un +5% rispetto ai 744 milioni del 2016, con una posizione finanziaria netta che arriva nel 2017 a 67,3 milioni di euro, arrivando a distribuire ai soci quasi il 93% del volume d’affari generato dalle attività del consorzio. Nel dettaglio, il settore che incide maggiormente è quello delle pulizie con il 31%, seguito da facility management con il 19%, energia-manutenzioni al 18% (ma che è quello con la crescita maggiore rispetto agli altri, +28%), ristorazione (9%), servizi gestioni varie (5%), e logistica (2%).

“In tre anni il Cns è riuscito a superare la crisi e recuperare buona parte dell’immagine e della fiducia persa. Oggi è un’impresa aperta, dialogante e trasparente, che punta ad essere ancora più competitiva mantenendo fede alla propria natura cooperativa, perseguendo quello scopo mutualistico e sociale che ne ha fatto la storia. Le crisi, se non sottovalutate e gestite, possono rappresentare delle opportunità formidabili per avviare percorsi di rinnovamento radicale, altrimenti non possibili. Il CNS intende rafforzare il suo ruolo consortile, contribuendo alla crescita della parte sana del sistema delle imprese cooperative in Italia”. Durante l’ultimo triennio, per Hinna, il Consorzio ha “aumentato il livello qualitativo della base sociale” e contrastato “la falsa cooperazione, anche attivando controlli in fase di adesione e verifiche sulle imprese cooperative socie, con possibilità di esclusione per mancanza di requisiti mutualistici”.

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