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Carige, Bankit: patto Mincione va autorizzato

Il patto parasociale su Banca Carige che Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli intendono sottoscrivere, e che vincolerebbe il 15,2% di Carige deve essere autorizzato da Bankitalia.

La decisione della vigilanza arriva a una settimana dall’assemblea di Carige per la nomina del Cda, in programma il 20 settembre. Il finanziere Mincione, attraverso la sua società lussemburghese POP12, ha presentato una lista di candidati alternativa a quella di Malacalza Investimenti, primo azionista di Carige, siglando con Spinelli e Volpi un patto di sindacato che vincola gli aderenti a votarla. Ma Bankit è stata chiara, senza le dovute autorizzazione a superare la soglia del 10% del capitale Mincione e i suoi alleati non possono portare avanti gli accordi. Bdi ha sottolineato che i pattisti avranno 15 giorni per notificare la richiesta. “In mancanza di autorizzazione, non possono essere esercitati i diritti di voto e gli altri diritti che consentano di influire sulla società” per la quota eccedente “la soglia del 10%” del capitale”, si legge nella missiva di Bankitalia a Carige.

La lettera, inviata da Bankitalia a Carige e indirizzata a Mincione e ai suoi alleati, precisa che la quota vincolata al patto eccede il 10% del capitale e perciò “comporta l’avvio del procedimento autorizzativo”, ai sensi della normativa del testo unico bancario, e che “la competenza ad adottare il relativo provvedimento spetta alla Banca Centrale Europea su proposta della Banca d’Italia”. “In relazione a quanto precede, d’accordo con la Banca Centrale Europea, si invitano gli aderenti al patto parasociale a inviare a questo Istituto, entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della presente nota, l’istanza di autorizzazione relativamente alla partecipazione congiunta” nella banca, “accludendo la documentazione necessaria a dimostrare il possesso dei requisiti previsti” dalla normativa, che mira ad assicurare che chi acquista partecipazioni qualificate in una banca sia un soggetto affidabile, trasparente, solido e in grado di assicurare una prudente e sana gestione. Senza istanza di autorizzazione Bankitalia “avvierà il procedimento amministrativo di ufficio”.

Contro Mincione è pendente al Tribunale di Genova anche un ricorso d’urgenza presentato da Malacalza Investimenti che chiede di impedire che la lista degli avversari sia messa al voto dell’assemblea, ricorso motivato proprio con il fatto che il patto non disporrebbe dell’autorizzazione della Bce a superare il 10% del capitale.

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