Cerca
Close this search box.

Distorsioni di mercato: costa più la bottiglia del pomodoro

In una bottiglia da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro, oltre la metà del valore (53%), è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Esiste un evidente squilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera. A lanciare la segnalazione è la Coldiretti che, in un’analisi sui costi della produzione evidenzia una preoccupante distorsione, riconducibile a veri e propri casi di schiavismo che si verificano nelle piantagioni di pomodori italiane che si riflettono sulla spesa che facciamo tutti i giorni. Questa distorsione è favorita anche da pratiche commerciali sleali, precisa la Coldiretti, come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso, che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, fino a portare al capolarato.

Occorre spezzare la catena dello sfruttamento, che si alimenta dalle distorsioni dalla distribuzione all’industria fino alle campagne”, ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, “dove i prodotti agricoli pagati sottocosto pochi centesimi spingono le imprese oneste a chiudere e a lasciare spazio all’illegalità; da qui la necessità di affiancare le norme sul caporalato all’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari, presentate dalla commissione presieduta da Giancarlo Caselli, presidente del comitato dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti”.

Leggi anche

Ultima ora

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.