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Bozza Manovra: 73 articoli, 9 mld a reddito cittadinanza

Sono 73 gli articoli della manovra, o perlomeno di una sua bozza, datata 23 ottobre. Il primo è dedicato, come ormai consuetudine, al disinnesco delle clausole Iva. Si passa poi al taglio dell’Ires alla flat tax per gli autonomi, fino al reddito di cittadinanza al rinnovo dei bonus casa, alle assunzioni nella Pa e ad un capitolo ad hoc dedicato a Genova. E’ di 9 miliardi l’anno, a decorrere dal 2019, la dotazione prevista dalla legge di bilancio per reddito e pensioni di cittadinanza. L’attuazione del reddito di cittadinanza e della revisione della legge Fornero sulle pensioni è rimandata a provvedimenti normativi ad hoc. Nella bozza vengono istituti i rispettivi Fondi con le dotazioni finanziarie senza specifiche sulle misure. Non viene cioè mai nominata quota 100 né viene spiegato come e a chi sarà distribuito il reddito di cittadinanza. Un articolo denominato ‘Norma pensioni’ è al momento vuoto.

Confermato lo stanziamento di 6,7 miliardi per la riforma della legge Fornero nel 2019, che salgono a 7 miliardi all’anno dal 2020. La misura prevede l’istituzione di un fondo per “la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani”. Gli “interventi” per dare “attuazione” alla riforma della legge Fornero saranno contenuti in “appositi provvedimenti normativi, nei limiti delle risorse” previste dalla manovra (vale a dire, appunto, 6,7 miliardi nel 2019 e 7 miliardi nel 2020) che “costituiscono il relativo limite di spesa”. Se nell’attuazione del reddito di cittadinanza o della revisione della Fornero emergeranno risparmi di spesa sarà possibile una “compensazione” tra i due Fondi appositi creati dalla legge di bilancio. E’ quanto si legge nella bozza della manovra in circolazione in queste ore. Per monitorare la spesa sarà effettuato un check trimestrale i cui risultati saranno comunicati entro il mese successivo al Mef e al Ministero del lavoro. In caso di “economie per alcune misure e maggiori oneri per altre” potranno essere effettuate “variazioni compensative”.

Fino alla data di entrata in vigore del reddito di cittadinanza continuerà a sopravvivere il Rei, il reddito di inclusione introdotto nel 2017. Al nuovo Fondo per il reddito di cittadinanza, istituito dalla legge di bilancio, sono destinati gli stanziamenti del Fondo per la povertà, nato anch’esso nel 2017, che risulta così ridotto di 2.198 milioni nel 2019, 2.158 milioni nel 2020 e 2.130 milioni a decorrere dal 2021.

I maggiori incassi rispetto alle previsioni che saranno realizzati con l’Asta per le frequenze 5g sono stati tenuti in considerazione tra le coperture dei costi della manovra, perché “concorrono al conseguimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica, in coerenza con i criteri di contabilizzazione previsti per i saldi di finanza pubblica”. L’asta ha raggiunto i 6,55 miliardi, spalmati in più anni, mentre gli incassi preventivati si attestavano a quota 2,5 miliardi.

Tra le misure previste, anche una cedolare secca al 21% sull’affitto degli immobili a uso commerciale, per i contratti stipulati nel 2019. L’aliquota, si precisa nel testo della bozza, è applicabile ai contratti firmati nel 2019 purché al 15 ottobre 2018 non risultasse già in essere “un contratto non scaduto tra i medesimi soggetti e per il medesimo immobile”.

Aumentano, poi, le tasse sulle sigarette: sono previsti due articoli con “disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati” e con “disposizioni in materia di tabacchi lavorati”. L’aumento riguarderà le sigarette, i sigari e il tabacco trinciato. E’ prorogata la riduzione del canone Rai a 90 euro per gli anni successivi al 2018. La misura conferma e proroga anche l’esenzione dal pagamento del canone per gli anziani con una soglia di reddito inferiore agli 8000 euro.

 

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