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Borse Ue-Asia, mare poco mosso

azimut

Mare piatto o poco mosso per la Borsa Europea che oggi ha aperto con lo stesso placido equilibrio che ha caratterizzato anche la mattinata di ieri: Francoforte segna un +0,05% con il Dax a 12.566 punti. Parigi registra un -0,07% con il Cac 40 a quota 5.405 punti mentre Londra è a -0,08% con il Ftse 100 a 7.594 punti. Partenza in linea con le principali borse del Vecchio Continente anche per Piazza Affari (-0,02%), con un lieve rialzo in tarda mattinata, assecondato anche da 2i Towers che lancia un’opa a 57 euro per azione. Apertura quasi invariata per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 221 punti contro i 220 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è pari al 2,56%. Sul fronte Orientale, la Borsa Asiatica soffre ancora le incertezze sui dazi che contribuiscono a spingere la Cina verso una chiusura in negativo, mentre Tokyo tiene (+0,44).

La Borsa di Milano, dopo un avvio fiacco, tenta il rialzo con il Ftse Mib che sale dello 0,5% a 21.929 punti. Bene Ei Towers (+15,5%) che è a quota 57 euro sul prezzo dell’opa lanciata da F2i con Mediaset che guadagna il 4,14%, e buono slancio anche per il credito con Bper che segna un +1,92% e a seguire Ubi (+1,65%). Scende Carige (-1,14%), dopo che Vittorio Malacalza ha ufficializzato le dimissioni mentre si arresta lo scontro con l’a.d Fiorentino che in un’intervista alla stampa sottolinea che resterà se ci saranno le condizioni per portare avanti il piano di rilancio concordato con la Vigilanza di Bce. Tra gli altri titoli Fca guadagna un moderato 0,75% dopo il calo registrato a giugno dalle immatricolazioni del gruppo in Europa. Cali poi tra Stm (-0,87%), Recordati (-0,94%), Ferragamo (-0,7%).

Ancora una seduta debole per le Piazze asiatiche con l’unica eccezione di Tokyo, chiusa ieri per festività, che guadagna lo 0,44 per cento. Il resto dei listini continua a scontare il rallentamento dell’economia cinese anche per effetto della guerra commerciale con gli Usa. Hong Kong lascia sul terreno l’1,24%, Shanghai l’1,19%, Shenzhen l’1,05 per cento. Debole Seul (-0,18%), più marcato il calo di Sydney (-0,61%). Attesa in calo anche l’Europa. Tra i dati previsti già diffuso quello sulle immatricolazioni europee con le vendite di auto a +5,1% a giugno. Dall’Italia poi gli ordini, il fatturato dell’industria e i prezzi al consumo mentre sono in agenda dal Regno Unito il tasso di disoccupazione e le richieste di sussidi. Invece, nel primo pomeriggio, dagli Usa sotto la lente del mercato passerà la produzione industriale.

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