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Bonelli: dai Verdi proposta ecologista per tutti

L’ultimo risultato positivo arriva dalle urne dell’Assia: in Germania i Verdi hanno sfiorato il 20%. Un risultato che segue quello della Baviera e, in Italia, del Trentino, “dove abbiamo eletto quattro consiglieri in tutto, senza dimenticare il 30% sfiorato in Belgio, o il 15 in Lussemburgo: siamo estremamente soddisfatti dei risultati in Italia e in Europa”. Secondo Angelo Bonelli, esponente di spicco dei Verdi italiani, dopo l’onda ecologista verificatasi nel Vecchio continente “ora abbiamo la responsabilità di costruire in Italia un passaggio storico: come è accaduto in Germania, l’avanzata della destra può essere fermata non dai partiti tradizionali ma da una proposta ecologista che può essere presentata a tutti gli elettori”.

Il cammino dei Verdi italiani passa dal prossimo congresso, a dicembre, dove “ci sarà un cambio generazionale importante e anche un cambio di figure, perché vogliamo essere protagonisti di una svolta storica”. Una svolta che può già contare, secondo Bonelli, su una grande voglia di partecipazione: “negli ultimi tempi ci sono state numerose richieste di iscrizioni ai Verdi, non avevamo mai registrato una sollecitazione di questo tipo, e speriamo di continuare in questa direzione. Oltre al congresso, dovremo anche aggregare tante realtà e forze sociali che a vario titolo lavorano su temi ambientali perché bisogna anche evitare la frammentazione”.

Si sente il bisogno, secondo Bonelli, “di una vera forza ambientalista, che si occupi non solo di ambiente ma anche di temi sociali, di ricerca, scuola e innovazione. Il futuro dei Verdi è quello di costruire una forza autonoma, le convergenze politiche potranno essere solo su punti programmatici, come fanno i nostri colleghi in Germania. Di fronte alla crisi di partiti storici come il Pd, oggi paralizzato in uno scontro interno, una forza verde può essere un punto di riferimento per milioni di italiani, e su questo stiamo lavorando”. Una realtà politica quindi che non utilizzi l’ambiente come “abbellimento” o come “strumento di propaganda”, come ha fatto il Movimento 5 stelle: “erano di fatto in malafede, come testimoniato dalla vicenda Ilva, dove hanno fatto quello che faceva il precedente governo e hanno confermato l’immunità penale per chi viola la legislazione ambientale e sanitaria”. Una tendenza confermata da vicende come “il condono edilizio di Ischia, o il tema delle trivelle: hanno una visione politica da prima repubblica, ovvero promettere senza raggiungere risultati”.

L’impegno dei Verdi, per Bonelli, è quindi quello di “ricostruire un tessuto culturale che nel nostro paese è lacerato, una comunità che abbia un senso civico, e una proposta politica in cui l’ambiente sia protagonista”. Un impegno che passa anche dalle battaglie già in piedi, come quella “per tutelare i suoli agricoli dal provvedimento del Movimento 5 stelle, previsto da un articolo inserito nel decreto Genova, con cui si vuole spargere i fanghi di depurazione contaminati da diossina e altre sostanze sui suoli agricoli che poi vanno coltivati”.

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