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Boccia: non so che Paese ha in mente il Governo

Non so che tipo di Paese abbia in mente questo Governo. Non ho capito se puntino ad una disintermediazione totale e quale idea di politica economica abbiano”. Sono le parole di Vincenzo Boccia, numero uno Confindustria. “E’ un governo – si è chiesto – che sta pensando alle prossime elezioni e vive di sondaggi a prescindere dalle necessità del popolo? Vogliono governare o fare una campagna elettorale per 6 mesi? Lo capiremo dalla legge di bilancio ma il quantum e come sono argomenti che non si sono compresi”.

Intanto, arrivano i calcoli dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani guidato da Carlo Cottarelli, che il 14 giugno scorso aveva già stimato, partendo dalle aste di fine maggio, un costo aggiuntivo di 785 milioni nel 2018 e di 3,7 miliardi nel 2019. Il rialzo dei tassi di interesse sui titoli di Stato italiani verificatosi da metà giugno potrebbe costare 113 milioni quest’anno e 1,4 miliardi nel 2019. Sono. Complessivamente, se si prende a riferimento il periodo maggio-agosto, l’aggravio per il bilancio pubblico è di 898 nel 2018 e di 5,1 miliardi nel 2019, per un totale di 6 miliardi.

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