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Incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump, i temi sul tavolo

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Velasco25 Articolo

Si è svolto intorno alle 18:05 di oggi (12:05 negli Stati Uniti) a Washington un lunch privato, chiuso alla stampa, nel cabinet room tra la Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. In seguito, i due hanno parlato nello Studio Ovale con i reporter della Casa Bianca e i giornalisti italiani.

Un argomento importante nel corso dell’incontro sono stati i dazi, annunciati lo scorso 2 aprile dall’inquilino della Casa Bianca, in quello che lui ha definito “Giorno della Liberazione”. Successivamente, Trump aveva sospeso per 90 giorni i dazi reciproci, mantenendo un’aliquota fissa del 10% sulle importazioni dei principali partner commerciali, Unione europea inclusa e inasprendo i dazi contro la Cina fino al 145%.

In questo senso, Trump ha annunciato che un accordo sui dazi si farà al 100%. “Non ci saranno problemi a fare un accordo con l’Ue su dazi, non ci saranno problemi con nessuno”, ha detto il Presidente degli Stati Uniti poco prima dell’incontro. In seguito, ha ribadito la sua fiducia sul raggiungimento di un accordo commerciale equo con l’Ue, ventilando anche la possibilità di un’apertura nei confronti di Pechino: “gli Stati Uniti faranno un buon accordo anche con la Cina“. Dall’altro lato, sono arrivate le rassicurazioni della premier: “L’Italia dovrà aumentare le importazioni energetiche, le imprese italiane investiranno 10 miliardi“.

Oltre ai dazi, al centro dell’incontro ci sono state anche la difesa, l’energia, la fine della guerra in Ucraina, le tecnologie critiche e le modalità con cui aumentare la cooperazione nello spazio tra i due paesi.

L’aumento delle spese per la difesa è stato un argomento fondamentale nel corso dell’incontro. “Il Presidente ha espresso il suo parere su questo punto, ovvero che tutte le nazioni europee facciano la loro parte per quanto riguarda i finanziamenti che, in ultima analisi, sono nell’equazione Nato. Quindi, il Presidente è sempre ansioso di sentire dai leader europei cosa sono disposti a fare per intensificare la difesa in Europa. Certamente questo argomento sarà sollevato. Sapete, sui 31 paesi che fanno parte della Nato, ci sono otto paesi che non raggiungono la soglia del 2% e l’Italia, purtroppo, è tra questi”, aveva detto un funzionario della Casa Bianca alcuni giorni prima del meeting.

L’Italia, quest’anno, ha effettivamente investito per la difesa l’1,49% del suo Pil, ma il funzionario si era detto fiducioso per il tanto atteso ‘scatto’ di un punto percentuale, pur tenendo conto che la coalizione che Giorgia Meloni guida è frastagliata e della presenza di un partner di governo, leggasi Matteo Salvini, che ha dimostrato una certa insofferenza quando si è parlato di incrementare le spese militari. “Sarà necessario che Giorgia Meloni faccia tutto quanto è nelle sue possibilità per raggiungere il 2%.”, aveva detto il funzionario.

Un incremento che Giorgia Meloni, all’inizio dell’incontro, ha accolto favorevolmente: “L’Italia annuncerà al prossimo summit Nato che aumenterà le spese al 2% come richiesto. L’Europa è impegnata a fare di più, sta lavorando sugli strumenti per consentire e aiutare gli stati membri ad aumentare le spese per la difesa. Siamo convinti che tutti debbano fare di più”.

Per quanto riguarda il conflitto tra Russia e Ucraina, Trump ha manifestato apertura nei confronti di una missione di pace europea e alla domanda se l’Italia debba parteciparvi ha risposto “sarà una decisione dell’Italia”.

“L’Italia è stata molto utile nel sostegno all’Ucraina”, ha detto Donald Trump. “Siamo vicini alla fine della guerra ma vedremo nei prossimi giorni. Molto presto avremo notizie dalla Russia”. L’inquilino della Casa Bianca ha anche annunciato che giovedì prossimo sarà firmato a Kiev l’accordo sui minerali con l’Ucraina.

Elon Musk aveva già annunciato che non sarebbe stato presente all’incontro, ma tutto lasciava presagire che, parlando di “tecnologie critiche”, si sarebbe affrontato anche il tema dei satelliti Starlink e di quel contratto con lo Stato, sospeso dal Governo in concerto con le opposizioni, che aveva suscitato l’ira di Andrea Stroppa, l’uomo di Musk in Italia, invece il tema Starlink è rimasto fuori dalla Casa Bianca. “Non abbiamo parlato di Starlink, abbiamo parlato di difesa, di spazio, lavoreremo insieme per le missioni su Marte”, ha detto Giorgia Meloni dopo l’incontro con Trump.

Nel corso dell’incontro i due leader hanno ribadito la propria stima reciproca.

“L’Italia può essere il miglior alleato degli Stati Uniti se Meloni resta premier”, ha detto Trump. “È una persona fantastica e sta facendo un ottimo lavoro e il nostro rapporto è ottimo. L’Italia è uno dei nostri più stretti alleati non solo in Europa.”

“Vorrei invitare il presidente Trump a compiere una visita ufficiale nel nostro paese e vorremmo organizzare un incontro con l’Europa”, ha detto la premier all’inizio dell’incontro. “Credo che si debba parlare e trovarsi a metà strada. Possiamo trovare un terreno d’intesa, non sono favorevole al nazionalismo occidentale ma entrambi possiamo uscire più forti, vogliamo rafforzare entrambe le sponde dell’Atlantico”.

 

 

 

 

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