Sempre più piccoli e persino senza fili: sono i pacemaker di nuova generazione, generatori di impulsi piccoli come monete, costituiti da una circuito elettrico e da una batteria a lunga durata racchiusi all’interno di un contenitore impiantato sotto la pelle, in anestesia locale, a pazienti coscienti e collaborativi. Al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 84 anni a luglio, il pacemaker è stato impiantato ieri alle ore 20.00. Un “intervento programmato”, hanno fatto sapere dal Quirinale.
Al termine il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dell’ospedale Santo Spirito di Roma, dove Mattarella, “in condizioni cliniche stabili” e “totalmente asintomatico”, ha trascorso una notte tranquilla, come hanno assicurato dalla Asl Roma 1.
Che cos’è il pacemaker e come funziona
Come ricorda l’Istituto superiore di sanità, il pacemaker (“segna-ritmo”) è un dispositivo che aiuta a regolarizzare e a tenere sotto controllo il battito del cuore.
Facciamo allora un passo indietro: il cuore è una pompa muscolare controllata da impulsi elettrici, che possono interrompersi per diverse ragioni. L’interruzione può generare diversi disturbi, tra cui: battiti del cuore eccessivamente bassi (bradicardia), battiti del cuore eccessivamente alti (tachicardia), fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco, ritardo o cattiva conduzione del segnale elettrico (blocco cardiaco, sindrome del QT lungo).
Quello del presidente Mattarella è stato un intervento programmato, tanto che il Capo dello Stato ha svolto durante la giornata le normali attività, incontrando nel tardo pomeriggio al Quirinale il Primo ministro del Montenegro, Milojko Spajić.
Numeri in Italia e tempi di recupero per Mattarella
Si tratta di un intervento che normalmente richiede pochi giorni di ricovero, per stabilizzare il funzionamento dell’impianto. Come spiega su RaiNews.it Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società italiana di cardiologia, le patologie normalmente collegate a questo tipo di operazione sono legate “a un rallentamento severo dei battiti cardiaci che non dovrebbero scendere sotto i 55 al minuto. Questa brachicardia può realizzarsi per un invecchiamento del sistema elettrico del cuore o legate a altre patologie come la fibrillazione atriale”.
In Italia si effettuano 50mila impianti di pacemaker l’anno e l’età media dei pazienti è di 81 anni in media 137 al giorno, con una crescita superiore al 30% negli ultimi 15 anni.
Quanto ai tempi di recupero, come ricorda l’Ansa dall’agenda del Quirinale si vede che il primo appuntamento per Mattarella è fissato per il prossimo 23 aprile, quando il presidente dovrà incontrare gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.