Pensavamo di esserci messi ormai alle spalle febbre e malanni respiratori. Ma basta guardarsi intorno per vedere grandi e piccini alle prese con i virus di primavera. Di che si tratta? E come stanno impattando questi disturbi sulla salute degli italiani?
Fortune Italia lo ha chiesto al virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano, che stima in “circa 300.000 a settimana i nuovi casi” nel nostro Paese.
Effetto primavera sui virus ‘cugini’
“In questo inizio primavera, caratterizzato da ampi sbalzi termici, i ‘virus cugini’ dell’influenza – quindi principalmente adenovirus e rhinovirus – trovano nelle alterazioni della temperatura un effetto facilitatore per quanto riguarda diffusione e infezione. La stagione influenzale è stata davvero imponente, ma in questa fase a farla da padrone sono i numerosi virus respiratori ancora molto diffusi”.
La complicazione dei pollini
Oltretutto “sta iniziando anche la fase delle allergie ai pollini, con le infiorescenze anticipate rispetto al solito. Così all’inizio alcune forme allergiche possono essere confuse con quelle infettive. Ecco allora – dice Pregliasco – che è fondamentale il consulto con lo specialista, perchè è possibile l’insorgenza di allergie in giovani e adulti che non ne avevano sofferto in passato”.
La tentazione degli antibiotici
In alcuni casi, quando il malanno si manifesta con febbre alta e malessere prolungato, molti sono tentati di ricorrere agli antibiotici. Un errore classico è quello di auto-prescriversi o chiedere al medico l’antibiotico “in prima istanza nelle infezioni respiratorie acute, che al 99,9% dei casi almeno all’esordio sono di origine virale, salvo poi sovrainfezioni batteriche”, ricorda Pregliasco.
Il messaggio ai pazienti è quello di evitare il fai da te utilizzando, magari, farmaci avanzati a un familiare. “In caso di sintomi pesanti o prolungati è sempre bene consultare il proprio medico”, raccomanda il virologo.