Colpiscono sempre le notizie di tumori dalle dimensioni mastodontiche. Questa volta parliamo di una massa che occupava oltre metà dell’addome di un paziente di 60 anni: un tumore al fegato di quasi 5 kg, rimosso nei giorni scorsi a Bari.
Si è trattato di un intervento di chiruriga estrema, complesso e in urgenza, che ha permesso di salvare un uomo arrivato al Policlinico con un’emorragia epatica in atto.
Attualmente il paziente è stato preso in carico da Marco Tucci, dell’equipe di oncologia medica diretta da Camillo Porta, per il proseguimento delle cure oncologiche. Ma vediamo meglio la vicenda, che testimonia l’eccellenza di una struttura del Mezzogiorno.
La storia
L’uomo era gravemente anemico a causa di un tumore epatico gigante e sanguinante ed è stato preso in carico dalla chirurgia generale universitaria diretta da Mario Testini. Prima è stato necessario fermare l’emorragia: per questo i medici hanno eseguito una angioembolizzazione arteriosa.
Nei giorni successivi si è presentata una insufficienza renale acuta, trattata con emodialisi e terapia medica. Il problema è rientrato dopo circa due settimane, così i sanitari hanno potuto programmare l’asportazione della grossa massa tumorale e di parte del fegato, eseguito dall’equipe di Testini, con primo operatore il dottor Francesco Panzera.
Come sottolinea il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, “il successo di questo intervento conferma il valore della sinergia tra le diverse professionalità e l’elevato livello di specializzazione delle unità operative del Policlinico di Bari”.