L’opera prima da regista di Greta Scarano (in questi giorni al cinema con 01 Distribution) è il riflesso di una storia vera che ha trovato il suo pubblico sui social e YouTube prima ancora di arrivare in sala
È nelle sale “La vita da grandi” con protagonisti Matilda De Angelis nel ruolo di Irene e Yuri Tuci in quello di Omar, opera prima dell’attrice Greta Scarano. Il film si ispira alla storia reale dei fratelli Margherita e Damiano Tercon, famosi per i loro video sui social che raccontano la loro vita. Damiano, affetto da autismo, e Margherita hanno condiviso online il loro viaggio personale, ottenendo una significativa attenzione mediatica. La loro crescente popolarità ha attirato l’attenzione dei media tradizionali, portando alla pubblicazione, nel 2020, del libro edito da Mondadori “Mia sorella mi rompe le balle: una storia di autismo normale”, con un successo che ha spianato la strada all’adattamento cinematografico, culminato nel film prodotto da Groenlandia, Halong con Rai Cinema in collaborazione con Netflix. L’ispirazione viene dalla vita dei due giovani che hanno trasformato le loro esperienze in un racconto virale sui social, attirando l’attenzione di una generazione che si è riconosciuta nelle loro parole. Il passaggio da fenomeno digitale a film è rappresentativo di come oggi le storie emergano dal basso, modellate dall’interazione con il pubblico prima ancora che dai circuiti tradizionali dell’industria cinematografica. Quello che rende questo caso interessante è la rapidità con cui il racconto ha preso piede online.
I protagonisti della storia originale hanno raggiunto migliaia di follower in pochi mesi, condividendo frammenti della loro vita, riflessioni sulla crescita e la disillusione dell’età adulta. Il loro linguaggio diretto e privo di filtri ha intercettato il bisogno di autenticità di una generazione cresciuta con aspettative altissime e realtà spesso deludenti. Quando il progetto del film è stato annunciato, il coinvolgimento della fanbase è stato immediato, con un engagement che ha superato quello di molte produzioni tradizionali. Il loro canale YouTube, “Terconauti”, attivo dal 2016, conta oltre 230.000 iscritti, con video che hanno superano le 100.000 visualizzazioni. Su Instagram, il profilo
@terconauti ha raggiunto più di 170.000 follower, mentre su TikTok vantano 390.000 follower e migliaia di visualizzazioni per i loro contenuti.
Il film è un esempio perfetto di come il cinema contemporaneo stia cambiando. Il potere dei social ha permesso a una storia nata in rete di trasformarsi in un prodotto cinematografico capace di raggiungere un pubblico ampio, dimostrando che l’industria deve ormai confrontarsi con nuove dinamiche di fruizione e promozione. Più che un semplice film, “La vita da grandi” è la dimostrazione di come oggi nuove forme di contenuti di potenziale successo che possono risultare efficaci in sala passino attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, con storie nate dal basso, vicine alla realtà di chi le vive ogni giorno. Articolo estratto dal numero di Aprile 2025 di Fortune Italia Entertainment, sfogliabile gratuitamente al seguente link Fortune Entertainment Aprile 2025 • Abbonamento Riviste