PGIM_970x250_HEADER

Dieta chetogenica: la promessa di invertire l’età biologica

dieta chetogenica
Adyen Articolo
Velasco25

Una cosa sono gli anni scritti sulla carta d’identità, un’altra l’età biologica. In questo caso a contare è la condizione di cellule, tessuti e organi, che risentono di stile di vita e genetica. Mantenere questa età bassa è la chiave per un invecchiamento sano e una durata della vita più lunga. Ma come? Stando a un piccolo studio la dieta chetogenica potrebbe essere la chiave giusta.

Alcune scelte nutrizionali, infatti, potrebbero celare il segreto per mantenere bassa l’età biologica e persino invertirla. In particolare, ricercatori spagnoli hanno scoperto che  seguire una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico sembrerebbe essere la risposta.

I dettagli della dieta chetogenica

La dieta chetogenica, molto popolare per chi vuole perdere peso, impone di consumare una quantità ridotta di carboidrati, in genere meno di 50 grammi al giorno, per mettere il corpo in uno stato di chetosi metabolica ed eliminare il grasso più rapidamente.

È controversa, poiché comporta una restrizione di gruppi alimentari, e può anche essere rischiosa, poiché secondo alcuni dati potrebbe causare un aumento del colesterolo Ldl (cattivo). Tuttavia sembra avere un effetto positivo sull’età epigenetica, almeno in uno studio su 54 persone: 10 con obesità che hanno seguito una dieta chetogenica ipocalorica per sei mesi, 20 di peso normale e 24 obese.

Le persone nel gruppo di peso normale avevano un’età biologica in media di 3,1 anni inferiore a quella effettiva, mentre quelle obese che non seguivano la dieta chetogenica avevano un’età biologica in media di 4,4 anni superiore a quella anagrafica. Per il gruppo che seguiva la dieta chetogenica i ricercatori, analizzandone il Dna, hanno scoperto un’età epigenetica di ben 6,2 anni inferiore rispetto a quella sulla carta d’identità. Hanno anche visto miglioramenti nei livelli di glucosio e insulina.

Cosa ha mostrato lo studio sulla dieta chetogenica?

“Questo è il primo studio a evidenziare una possibile relazione tra una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico e l’inversione dell’invecchiamento biologico nei pazienti obesi“, osservano gli autori dello studio. “Nel complesso, il nostro lavoro sottolinea il potenziale di strategie nutrizionali come dieta chetogenica per contrastare l’impatto dell’obesità sull’invecchiamento epigenetico”.

Inoltre un abbassamento significativo dell’età biologica stimata nei pazienti obesi non è stato osservato in altri interventi di perdita di peso corporeo, in particolare dopo la chirurgia bariatrica.

I ricercatori sospettano che essere in chetosi abbia favorito un invecchiamento rallentato, notando che i livelli di beta-idrossibutirrato, prodotto durante la chetosi, erano collegati a un invecchiamento biologico più lento.

Nel complesso, gli scienziati hanno stabilito che l’obesità e l’invecchiamento biologico sono collegati e che possono essere invertiti. Ma hanno anche osservato che dovrebbero essere condotti studi più ampi per “rafforzare e consolidare il ruolo dei corpi chetonici nella regolazione epigenetica dell’invecchiamento”.

I rischi della dieta chetogenica

Studi precedenti sulla dieta chetogenica, sottolineano i ricercatori, hanno scoperto che questo regime è utile per ridurre il grasso viscerale preservando la massa muscolare, oltre a migliorare la qualità del sonno, la funzione sessuale e la qualità della vita in generale.

Ma questa strategia è ancora controversa, per via della carenza di una serie di vitamine, minerali e fibre. Altri effetti negativi possono includere una diminuzione della densità ossea ma anche affaticamento, nausea, disidratazione, anemia e un aumento del colesterolo cattivo (LDL). Inoltre, come hanno osservato i ricercatori in uno studio del 2021, le diete chetogeniche possono essere difficili da mantenere.

“La dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico comporta una severa restrizione calorica, in genere [meno di] 800 kcal/giorno e un elevato apporto di grassi, che può comportare carenze nutrizionali, squilibri elettrolitici o chetoacidosi se non adeguatamente monitorata”, ha detto la dottoressa Tiffany Marie Hendricks a Medical News Today in merito alle preoccupazioni sulla dieta chetogenica. L’ultimo studio, dice l’esperta, “non riporta in dettaglio gli eventi avversi, ma mancano dati sulla sicurezza a lungo termine, soprattutto per le popolazioni vulnerabili”, come gli anziani o coloro che hanno problemi renali.

L’articolo originale è su Fortune.com

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.