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One-to-one deal: le nuove dinamiche tra Europa, Usa e Cina

L'Europa approva la prosecuzione italiana verso il Piano Mattei.
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Velasco25 Articolo

La progressiva perdita di appeal della società sostenibile è da ricercarsi all’interno della nuova struttura programmatica delle principali democrazie occidentali che hanno deciso, in un lampo, di decretarne la ‘morte’ in favore dell’intelligenza artificiale generativa (che a breve consumerà più del comparto acciaio a livello globale).

Questa decisione passa per 3 punti fondamentali che, se visti in forma congiunta, spiegano in maniera (quasi) esaustiva, l’indirizzo che si sta prendendo e che ci vedrà (tutti) coinvolti.

1) Gli Usa sono in forte declino causato dalla incredibile depressione interna (motivata dalla incomprensione del perché una fetta importantissima di mondo non voglia avere quello come modello di riferimento) che viene interpretata in forma differente dalle coste e dagli stati nel centro e che contrappone la volontà di aggregare, fisicamente, pezzi di territorio per sostenere una possibile semi-autarchia (Groenlandia) e una necessità (?) di convertirsi in una grande potenza esportatrice rinunziando, quindi, a sogni imperiali.

2) L’Europa coltiva pensieri ‘verdi’ che sta valentemente portando avanti (l’Italia è leader indiscusso in questo senso) ma che si scontrano con la necessità di confrontarsi con prezzi dell’energia sempre più alti (l’Italia è leader anche in questo) e una competitività in caduta libera e che, quindi, necessita di una parallela transizione più efficace che non potrà essere affidata (solo) alle rinnovabili come le conosciamo, anche in virtù di estreme lungaggini burocratiche.

3) La Cina intende spostare l’asse della subalternità commerciale mondiale su Pechino che vede, nella transizione, un forte propulsore (i.e. batterie) e che, pertanto, verrà osteggiata dai primi due (NB: l’Europa ha intrapreso la logica dell’elettrico, ma ha compreso come sventrare le città per portare nei condomini cavi 8 volte più portanti per ricaricare le auto sia impresa devastante).

In un panorama di questo tipo, è immaginabile che si presentino una serie unica di opportunità per le nostre aziende che hanno una capacità assoluta di intercettare pulsioni repentine di cambio di rotta e che afferiranno certamente all’intera supply chain del nuovo nucleare (incluse centrali off-shore), all’agricoltura di precisione soprattutto in territori oggetto di Piano Mattei, alla Generative AI basata su training di altre AI localizzate e non centralizzate (es. Chatgpt), alla Space Economy con particolare focus sul trasporto sub-orbitale.

Questi 4 elementi sanciranno, sempre più, la capacità del (Bel) Paese di accreditarsi a livello globale come interlocutore “centrale” in rapporti squisitamente bilaterali.

Se da una parte il New Green Deal ha generato una quantità abnorme di aspettative sulla sostenibilità, l’insostenibilità di mettere tutti d’accordo ha generato il conseguente liberarsi delle parole ‘New’ e ‘Green’ per fare spazio a nuova forma di Deal: il “Deal With Me”.

 

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