Secondo quanto riportato da diversi media, la spinta di Elon Musk sul taglio dei costi governativi si è abbattuta sulle carte di credito dei dipendenti federali, ostacolando la loro capacità di acquistare beni di prima necessità.
Il mese scorso il cosiddetto Dipartimento per l’efficienza del governo, guidato da Elon Musk, si è vantato di aver eliminato migliaia di carte di credito e di aver ridotto i limiti di spesa di altre a 1 dollaro.
Ora, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa, molti dipendenti dicono di non poter fare acquisti di routine per adempiere ai loro doveri.
“Le varie divisioni stanno ricorrendo al baratto tra loro per ottenere gli articoli necessari”, ha dichiarato a Wired un dipendente dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente.
Il lavoratore, rimasto anonimo, ha descritto l’impossibilità di acquistare azoto liquido, utilizzato per conservare i campioni ambientali nei congelatori dell’Epa.
L’Epa e il Doge non hanno risposto a una richiesta di commento da parte di Fortune.
La situazione dei dipendenti federali
Le carte di credito vengono adoperate per molti acquisti di routine nel corso del lavoro dei dipendenti federali, tra cui la benzina per le auto utilizzate sul lavoro, le forniture di laboratorio, gli abbonamenti a software o i viaggi legati al lavoro.
“Penso che sarà un caos”, ha dichiarato Jessica Childress, fondatrice dello Studio Childress ed ex avvocato del Dipartimento di Giustizia. “Se non ci sarà una carta che i dipendenti pubblici potranno usare per pagare i viaggi che fanno parte del loro lavoro, le funzioni essenziali del governo saranno completamente bloccate”.
Childress ha fatto notare che i lavoratori federali non sono autorizzati a mettere le spese legate al lavoro su carte personali.
“Queste carte servono ai dipendenti pubblici per svolgere i compiti per i quali hanno prestato giuramento”, ha aggiunto. “Facilitano la capacità di questi dipendenti di svolgere il proprio lavoro”.
Come riportato questa settimana dal Wall Street Journal, i dipendenti della Social Security non sono stati in grado di creare etichette di spedizione Ups dopo che le loro carte sono state limitate.
Nel frattempo, gli avvocati del Dipartimento del Tesoro sono stati tagliati fuori dal Pacer, il sistema di archiviazione elettronica ampiamente utilizzato per monitorare i casi dei tribunali federali (l’accesso è stato poi ripristinato, secondo quanto riportato dal Journal).
Un altro dipendente federale ha dichiarato al Journal di non essere in grado di pagare i piani telefonici, le licenze software Microsoft 365 o una fattura mensile di 619 dollari per Amazon Web Services.
Secondo quanto riportato da Wired, un dipendente della Food and Drug Administration avrebbe recentemente cercato di effettuare un ordine per i puntali delle pipette, un articolo di base per il laboratorio. Tuttavia, l’ordine è stato messo in attesa.
“Ora stiamo esaurendo le scorte e chiediamo ai colleghi di altri uffici di condividere ciò che potrebbero non utilizzare”, ha dichiarato l’impiegato a Wired.
L’ordine esecutivo di Trump del 26 febbraio ha decretato che “tutte le carte di credito detenute dai dipendenti delle agenzie saranno considerate congelate per 30 giorni”, ad eccezione di quelle utilizzate nei casi di emergenza (l’ordine esentava le forze dell’ordine, i militari, la Customs and Border Protection e l’Immigration and Customs Enforcement).
Il provvedimento del Doge
La settimana scorsa il Doge ha comunicato che circa 24.000 carte di credito erano state disattivate.
La General Services Administration ha confermato i cambiamenti in un post di febbraio sul blog del programma di carte di credito, noto come SmartPay.
“La Gsa ha fissato il limite di 1 dollaro per tutti i conti dei titolari di carta. Questa azione è una best practice comunemente utilizzata per ridurre i rischi”, si legge nel post. “La GSA ha implementato un processo di revisione e approvazione per garantire che gli acquisti che supportano direttamente le attività mission-critical possano essere effettuati in modo tempestivo”.
Prima delle modifiche, la Gsa si era vantata del programma SmartPay, definito il più grande programma di carte di credito al mondo.
“Se avete mai viaggiato per lavoro, rifornito un veicolo governativo o acquistato qualcosa per meno di 10.000 dollari per il vostro ufficio o agenzia, è probabile che abbiate usato il programma SmartPay della Gsa”, ha dichiarato in un post sul blog. Ogni anno circa 30 miliardi di dollari di transazioni governative passano attraverso il programma.
Nei suoi 25 anni di vita, il programma ha restituito alle agenzie 5,6 miliardi di dollari in “cash back”, ha dichiarato la Gsa.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Fortune.com