PGIM_970x250_HEADER

Parole: donne contro uomini, ecco chi ne dice di più

donne parole
Adyen Articolo
Velasco25

Quanto ci piace chiacchiarare, diceva Sabrina Ferilli in un vecchio spot. Ma è proprio vero che le donne sono più loquaci degli uomini? Qualche anno fa uno studio aveva confutato questa affermazione, scoprendo che uomini e donne pronunciano più o meno lo stesso numero di parole ogni giorno: circa 16.000.

Adesso però un nuovo e più ampio follow-up, condotto dagli autori di quello stesso studio, cambia le carte in tavola, suggerendo che in effetti le donne sarebbero più loquaci, ma solo in un certo periodo della loro vita.

“C’è una forte ipotesi interculturale secondo cui le donne parlano molto più degli uomini”, ha ricordato l’autore principale dello studio, Colin Tidwell, ottorando in psicologia clinica presso l’University of Arizona. “Volevamo vedere se questa ipotesi fosse valida oppure no”.

L’età delle chiacchiere

Così il team ha scoperto che le donne tra 25 e 65 anni pronunciavano in media circa 3.000 parole in più al giorno rispetto ai coetanei maschi. Non sono emerse differenze di genere significative negli altri gruppi: adolescenza (dai 10 ai 17 anni), prima età adulta (dai 18 ai 24 anni) ed età avanzata (dai 65 anni in poi).

I ricercatori hanno anche scoperto che in generale gli esseri umani starebbero diventando meno loquaci, un fenomeno curioso che potrebbe essere legato alla crescente dipendenza dalla comunicazione digitale, come si legge sul ‘Journal of Personality and Social Psychology’.

Un passo indietro

Nel 2007 lo psicologo Matthias Mehl aveva analizzato il comportamento di 500 soggetti, uomini e donne che indossavano un dispositivo di registrazione portatile denominato EAR (Electronically Activated Recorder). Si tratta di un device che si accende a intervalli casuali per catturare frammenti di conversazioni quotidiane.

Utilizzando quei file audio, Mehl ha sviluppato le sue stime sul numero di parole pronunciate ogni giorno. La sua analisi non ha rivelato alcuna differenza di genere significativa, e la scoperta – pubblicata all’epoca su ‘Science’ – ha fatto notizia. Lo studio però aveva dei limiti: i partecipanti erano quasi tutti universitari e la maggior parte viveva nella stessa città: Austin, Texas.

La nuova ricerca

Diciotto anni dopo Mehl e i suoi collaboratori – tra cui Tidwell, Valeria Pfeifer, ricercatrice post-dottorato in psicologia e Alexander Danvers, ex ricercatore post-dottorato presso lo stesso ateneo – sono tornati, per così dire, sul luogo del delitto. E hanno cercato di replicare i risultati su un campione più ampio e diversificato. Il team ha esaminato 630.000 registrazioni da 22 studi separati condotti in quattro Paesi, con partecipanti tra i 10 e 94 anni. Lo studio ha incluso 2.197 persone, quattro volte più dell’originale.

Così è emersa la peculiarità delle persone di 25-64 anni: se le donne di questo gruppo pronunciano in media 21.845 parole al giorno, mentre gli uomini si fermano a 18.570.

Un mistero forse legato ai figli

Ma perché le donne all’improvviso diventano più loquaci? Teniamo presente che si tratta di un lasso di tempo di quasi 40 anni. Una possibilità è che questi siano gli anni in cui si fanno e si crescono i figli, e a occuparsene sono per lo più le donne. “Le differenze di genere nell’educazione dei figli e nella cura della famiglia sono una possibilità per spiegare questa differenza”, ha affermato Mehl, professore presso il Dipartimento di psicologia dell’ateneo. “Se fattori biologici come gli ormoni fossero la causa principale, avrebbe dovuto essere così anche tra i giovani adulti”, ha detto lo studioso.

Fiumi di parole

Sebbene le donne possano essere più loquaci in alcuni momenti della vita, esiste comunque una notevole variabilità tra gli individui di ciascun sesso. Basti pensare che la persona meno loquace nello studio, un uomo, ha pronunciato circa 100 parole al giorno, mentre la più prolissa, un altro uomo, ne ha totalizzate più di 120.000.

L’effetto dei social e dell’iperconnessione

Ma attenzione: indipendentemente dal genere o dall’età, i ricercatori hanno scoperto anche un’altra cosa: il numero medio di parole pronunciate ogni giorno sembra essere diminuito nel corso degli anni.

I dati analizzati per lo studio sono stati raccolti tra il 2005 e il 2018, periodo in cui il numero medio giornaliero è sceso da 16.000 a circa 13.000 parole.

“Abbiamo scoperto che, in effetti, 300 parole all’anno in media vanno perse”, ha affermato Pfeifer. Sono necessarie ulteriori ricerche per capire cosa ci sta succedendo. Ma il team di Mehl sospetta che un certo peso sia attribuibile all’aumento degli strumenti di comunicazione digitale, tra cui messaggini e social media. Un fenomeno che il gruppo intende mettere sotto il microscopio, in una prossima ricerca.

Cannabis e iperconnessione: viaggio nel cervello degli adolescenti

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.