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AI: ecco come rivoluzionerà le vendite nel 2025

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Velasco25 Articolo

C’era un tempo in cui discutevamo di vendita al dettaglio e tecnologia separatamente, quasi come se le due cose si escludessero a vicenda. Tecnologia significava che il reparto IT teneva le luci accese e si assicurava che i dati del punto vendita fossero ricevuti dai negozi correttamente ed elaborati allo stesso modo. E innovazione tech equivaleva all’implementazione di un data warehouse.

Forse ho semplificato troppo, ma la realtà non era molto lontana da questo scenario. Oggi non è più così. Per molti anni, l’innovazione tecnologica è diventata una parte intrinseca e vitale di qualsiasi attività di vendita al dettaglio. Lo sapevamo; tuttavia, l‘esplosione dell’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando i modelli di business retail e l’esperienza del cliente, in modi che avremmo potuto difficilmente immaginare solo pochi anni fa.

Il settore della vendita al dettaglio, guidato dalle aspettative dei clienti e dalla necessità di gestire una crescente base di costi, è diventato un terreno fertile per l’innovazione tecnologica. E praticamente ovunque si guardi, dai chatbot alla cassa, l’intelligenza artificiale sta trasformando il settore.

Il 2025 sarà l’anno in cui il valore di novità dell’intelligenza artificiale generativa svanirà. Al suo posto, come stiamo iniziando a vedere, stanno comparendo casi di utilizzo pratico e reale. Il Regno Unito e l’Irlanda stanno emergendo come leader nell’adozione dell’intelligenza artificiale a livello globale, con il 76% dei dirigenti di livello C che si identificano come “sperimentatori” o “entusiasti” dell’intelligenza artificiale, secondo BearingPoint.

A parte le applicazioni più ovvie, in quale altro luogo l’intelligenza artificiale viene utilizzata per migliorare l’esperienza sia per i rivenditori che per i consumatori?

Il negozio connesso

L’azienda francese VusionGroup fornisce ai rivenditori etichette digitali intelligenti e automazione dei prezzi per inegozi fisici; tuttavia, più di recente, ha utilizzato l’intelligenza artificiale per offrire quello che chiama “negozio connesso”.

Utilizzando l’AI e i dati degli acquirenti, gli esperti di questa tecnologia analizzano, personalizzano e ottimizzano i planogrammi per le vendite incrociate e, allo stesso modo, per le promozioni, l’AI viene utilizzata per simulare e creare piani promozionali ottimali e monitorare le prestazioni.

L’azienda opera in particolare nel settore alimentare, dove è fondamentale conoscere non solo il proprio inventario, ma anche dove si trova all’interno del proprio negozio. Roy Horgan, Group SEVP Strategy, Marketing, and Communications presso VusionGroup ha dichiarato a Fortune: “La domanda che continua a sorgere è: puoi dirmi cosa c’è nel nostro negozio e dove si trova?”. Il manager non crede che ogni rivenditore implementerà tutti i propri strumenti, tuttavia, tramite il loro centro di esperienza “Vusion Live”, afferma che oggi è possibile mostrare una visione in tempo reale di ciò che accade in negozio, dai contenitori allo scaffale, dallo scaffale al raccoglitore e dal raccoglitore al cliente.

Un nuovo arrivato, Nibble, è una piattaforma di negoziazione AI che consente ai rivenditori di e-commerce di automatizzare le trattative su larga scala, concordando un prezzo con il cliente, sul sito Web del rivenditore, entro i limiti da loro controllati.

La Ceo di Nibble, Rosie Bailey, ha detto a Fortune: “La maggior parte dei rivenditori lo usa per spingere un consumatore a effettuare un acquisto, possibilmente al di fuori di un periodo di saldi tradizionali, tuttavia, a volte viene utilizzato come strumento per liquidare le scorte quando si ha un gran numero di prodotti molto diversi che è necessario liquidare alla fine della stagione”. Poiché si tratta di una conversazione in linguaggio naturale, individua il prezzo concordato e il motivo della scelta del cliente.

John Lewis invece ha investito in un software basato sull’intelligenza artificiale della società di software israeliana Quicklizard. Questo software consente di acquisire e abbinare tutti i prezzi di 25 importanti concorrenti al dettaglio, inclusi, per la prima volta, i marchi online. John Lewis sostiene che ciò permette loro di essere “più dinamici” sui prezzi, con il personale del negozio in grado di aggiornare le cifre quotidianamente.

Insomma, l’intelligenza artificiale e, di recente, l’AI di ultima generazione, stanno permeando praticamente ogni aspetto delle attività di vendita al dettaglio. Nel 2025 dovremmo aspettarci di vedere una sorta di maturazione in processi di vendita al dettaglio integrati, mentre l’AI diventa parte del tessuto di ogni attività di vendita al dettaglio di successo.

L’articolo originale è su ANDREW BUSBY

FOTO: WESTEND61 VIA GETTY

 

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