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L’importanza di un Maestro: il ricordo di Pellegrino Capaldo

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Velasco25 Articolo

All’origine di quel formidabile viaggio che Dante ha consegnato all’intera umanità nella Divina Commedia, troviamo un incontro decisivo: è la presenza del maestro Virgilio a permettere a Dante di liberarsi dalla paura e dal disorientamento. Il maestro è un elemento fondamentale del ben ch’io vi trovai, afferma Dante nel momento più tenebroso della sua esistenza. E’ lui che lo rassicura e lo accompagna nel cammino, non solo mostrandogli una strada ma mettendosi in moto con lui.

È quindi nell’incontro con un maestro che si aprono nuovi orizzonti, è lì la sorgente della motivazione che abilita al cammino, qualunque sia la condizione data. La presenza del maestro non risolve l’avversità esterna ma ti rende sicuro, vince la paura, perché sa suggerire una via percorribile con la sua autorevolezza e il suo essere testimone dei valori necessari ad affrontare la vita e il mondo del lavoro.

Se c’è qualcosa che può contrastare lo scoramento di questa epoca è la presenza di qualcuno sulle cui orme possiamo posare il piede, affermava Dante. Molti sono i docenti che si incontrano nei percorsi di studi, ma pochi i veri mentori capaci di ispirare e guidare. Quello con il maestro è un incontro coinvolgente, subito riconoscibile, perché è dotato della capacità di ridare fiducia in sé stessi e di far scoccare la scintilla del desiderio di conoscere e di fare.  Certamente l’autorità del maestro non deriva dagli allori ma dagli allievi e non bastano i riconoscimenti formali, sono i discepoli stessi che riconoscono al maestro l’autorità o meglio l’autorevolezza. 

Pellegrino Capaldo con Paolo Boccardelli e Marcello Presicci

Allo stesso modo ci rivolgiamo quindi ad uno dei nostri Maestri, Pellegrino Capaldo, colui che ha dato origine – insieme a Sabino Cassese – alla Scuola Politica “Vivere nella Comunità”. Un’iniziativa formativa capace in questi anni di radunare le più importanti aziende pubbliche e private italiane, formando così un nuovo nucleo di futuri manager caratterizzati anche dai suoi valori: serietà, lealtà, professionalità, gentilezza e profonda autorevolezza. Fu proprio il Prof. Capaldo nel 2018 a chiederci di strutturare una Scuola Politica apartitica, multidisciplinare e gratuita, fondata su meritocrazia e merito. Un unicum nel nostro Paese. Una Scuola divenuta poi modello grazie alla sua visione e alla sua volontà di coinvolgere insieme: istituzioni, aziende pubblico/private, fondazioni e media.

Il nostro ricordo del Prof. Capaldo è quello di un gentiluomo d’altri tempi caratterizzato da una straordinaria visione del bene comune. Una mente apprezzata bipartisan per la sua rara intelligenza e il suo incredibile senso di coerenza e giustizia. Uno studioso di scienze aziendali con un’impronta visionaria e un formidabile interesse sociale per i giovani e le future classi dirigenti. Un vero e puro civil servant, capace di testimoniare con la sua persona il valore anglosassone del “give it back”, offrire qualcosa alla comunità senza sè e senza ma. Scevro da interessi di parte. Una prestigiosa personalità in grado di di affrontare alcune delle più impegnative vicende della nostra finanza, proponendo soluzioni e ridisegnando i perimetri operativi di grandi operazioni economiche e finanziarie in ambito bancario e non. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 tutti i più grandi politici e imprenditori usavano frequentare il suo studio di via Parigi a Roma per ricevere consigli, considerazioni, analisi, suggerimenti e pareri.

Il Professor Capaldo non era un politico di professione, ma al connubio tra politica ed economia dedicava riflessioni e progettualità, avendo sempre fermo il punto di arrivo, quel benessere sociale e quel desiderio di ristabilire una sintonia tra società, politica e Stato. Amava ripeterci che: “La Politica, quella alta, o la gestione nel privato non si possono improvvisare ma necessitano di adeguata serietà e formazione. Dobbiamo lavorare per le future classi dirigenti, dobbiamo sostenere i giovani, i nuovi civil servant del domani. Nel pubblico e nel privato. Solo così il nostro Paese potrà migliorare”. 

Pellegrino Capaldo lascia un grande vuoto anche perché è sempre più raro trovare nel panorama accademico e professionale maestri come lui. Leader visionari, altruisti, leali, preparati e capaci di ispirare. Tratti preziosi riscontrabili in alcuni suoi famosi studenti come Mario Draghi e Carlo Messina. 

Il Prof. Capaldo ha insegnato come l’operato di un leader può essere caratterizzato allo stesso tempo da una combinazione di severità e generosità. Ha spesso sottolineato come vi sia molto più da imparare dal confronto con chi la pensa diversamente, poiché nel dialogo fermo ma gentile risiede l’arricchimento del pensiero.

Per questo la saggezza delle sue parole, la sua eleganza, il rigore dei suoi comportamenti e l’autorevolezza delle sue pregiate competenze, saranno per sempre un modello a cui ispirarsi.   

Grazie Professore.

Ti ricorderemo anche nella preghiera.

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