Mentre le grandi aziende sono alle prese con timori sulla sicurezza dei propri manager in seguito all’omicidio del Ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson (nella foto principale), avvenuto mercoledì mattina a Manhattan, recenti rapporti hanno indicato che UnitedHealthcare potrebbe aver reso più severe le sue procedure di copertura durante il mandato di Thompson.
Gli osservatori hanno ipotizzato che proprio le politiche del gruppo assicurativo potrebbero essere state il movente alla base della morte dell’uomo, padre di due ragazzi e originario del Minnesota. UnitedHealthcare, che assicura oltre 29 milioni di americani, e la sua società madre UnitedHealth Group, sono da tempo sotto esame.
Un’indagine di ProPublica pubblicata il mese scorso ha svelato che UnitedHealthcare ha effettivamente eliminato o limitato alcune spese terapeutiche utilizzando un algoritmo, mettendo a repentaglio la copertura sulla salute mentale per molti americani. California, Massachusetts e New York hanno ritenuto la pratica illegale. Un rapporto della maggioranza del Senato, pubblicato a ottobre, ha poi rivelato che numerose assicurazioni non hanno coperto i costi delle cure per gli anziani caduti o colpiti da ictus.
UnitedHealthcare in particolare ha negato la copertura per le cure post-acuzie o i servizi e il supporto necessari dopo un ricovero ospedaliero. Nel 2019, il tasso di rifiuto iniziale del fornitore di assicurazioni per le richieste di autorizzazione preventiva per cure post-acute era dell’8,7%; entro il 2022 era aumentato al 22,7%.
I recenti report gettano benzina sul fuoco sulla reputazione della compagnia di Brian Thompson, a causa del rifiuto della copertura che costringe i suoi clienti a pagare di tasca propria una quota maggiore delle loro spese mediche. Secondo la piattaforma di finanza personale ValuePenguin, UnitedHealthcare respinge il 32% dei reclami rispetto alla media del settore che sarebbe del 16%.
Nel maggio scorso l’Hollywood Firefighters’ Pension Fund aveva citato in giudizio Brian Thompson, nonché il Ceo di UnitedHealth Group Andrew Witty e il presidente esecutivo Stephen Hemsley, sostenendo che avevano complottato per gonfiare le azioni della società scegliendo di non rivelare che il Dipartimento di Giustizia stava indagando sull’azienda per pratiche antitrust. Stando alle accuse, Thompson sarebbe stato a conoscenza dell’indagine e avrebbe venduto il 31% delle sue azioni 11 giorni prima che il ‘Wall Street Journal’ riferisse dell’inchiesta a febbraio, il che ha fatto crollare le azioni della società del 5%. Thompson avrebbe guadagnato 15 milioni di dollari dalla vendita delle azioni.
I numeri
Il mandato di Brian Thompson come Ceo è iniziato ad aprile 2021 e ha segnato un periodo di crescita per l’azienda. Sotto la sua guida i profitti di UnitedHealthcare sono aumentati da 12 miliardi di dollari nel 2021 a oltre 16 mld nel 2023. Così Thompson ha ricevuto un pacchetto di retribuzione annuale nel 2023 del valore di 10,2 milioni di dollari, cosa che lo ha portato ad essere tra i dirigenti più pagati del colosso della salute.
Sui social si sono moltiplicate le speculazioni sul fatto che proprio le politiche del gruppo assicurativo nei confronti dei clienti potrebbero essere un movente della morte del cinquantenne. Molte persone non sono soddisfatte della propria assicurazione. Più della metà degli americani considera la propria copertura sanitaria mediocre nella migliore delle ipotesi, secondo un sondaggio Gallup del 2023, con il 36% degli intervistati che valuta i servizi di assicurazione sanitaria come appena discreti. Un altro 32% li giudica scadenti. Mentre emergono altre prove nell’indagine sulla morte di Brian Thompson, è possibile che questi sentimenti non siano solo una risposta al suo omicidio, ma forse il movente dietro di esso.
Il manager era stato minacciato
Erano infatti già arrivate minacce personali a Brian Thompson secondo la moglie Paulette Thompson. “Sì, c’erano state delle minacce”, ha detto Thompson alla NBC News mercoledì. “In pratica, non so, per una mancanza di copertura? Non conosco i dettagli. So solo che ha detto che c’erano delle persone che lo avevano minacciato”.
Il manager non aveva una scorta e il suo omicidio ha rafforzato i timori relativi alla sicurezza dei dirigenti.
La polizia ha indagato su un allarme bomba che aveva preso di mira la casa di Thompson a Maple Grove, in Minnesota, circa 12 ore dopo la sua morte.
Il possibile movente
Si stanno accumulando elementi a sostegno del fatto che l’uomo armato che ha ucciso Thompson potrebbe aver condiviso sentimenti negativi verso le compagnie di assicurazione private statunitensi. La polizia ha trovato le parole “negare”, “difendere” e “deporre”, scritte sui bossoli usati per uccidere Thompson, parole che (in inglese, ndt) compongono le “Tre D”, un’espressione usata dai critici per riferirsi alle tattiche che le compagnie assicurative usano per evitare di pagare i sinistri.
Segnali di un attacco mirato
La polizia si sta concentrando sull’uomo armato, ancora in libertà, visto l’ultima volta a Central Park mercoledì mattina presto. Le forze dell’ordine hanno detto al New York Times che stanno seguendo diverse piste e hanno diffuso una foto giovedì mattina che mostra il volto del sospettato. La persona ha fatto il check-out da un ostello dell’Upper West Side la mattina della sparatoria.
Il commissario di polizia di New York Jessica Tisch, ha detto fin dall’inizio che “tutti gli indizi indicano che si è trattato di un attacco premeditato, pianificato in anticipo e mirato”. Secondo i rapporti della polizia, l’uomo armato è arrivato al New York Hilton Midtown Hotel, il luogo della sparatoria, 10 minuti prima dell’arrivo di Thompson, intorno alle 6:45.
L’uomo ha sparato diversi colpi contro Brian Thompson, raggiungendolo alla schiena e al polpaccio destro. Thompson è stato trasportato d’urgenza al Roosevelt Hospital e lì è stato dichiarato morto poco dopo.
Mentre l’uomo armato stava sparando la sua pistola, che sembrava avere avuto un silenziatore, l’arma si è inceppata. Ma lui è riuscito a ripararla rapidamente continuando a sparare. Questo secondo Joseph Kenny, capo degli investigatori del Dipartimento di Polizia di New York, dimostra che si trattava di un tiratore provetto.

La fuga
Dopo l’attacco l’uomo armato, descritto dalla polizia come dalla pelle chiara che indossava una giacca marrone, una maschera nera, scarpe da ginnastica bianche e nere e uno zaino grigio, è fuggito dalla scena, camminando in un vicolo tra la 54a e la 55a Strada prima di dirigersi verso la Sesta Avenue e salire su quella che sembrava essere una bicicletta elettrica. Si è quindi diretto sulla Sesta Avenue verso Central Park.
La polizia ha anche identificato e recuperato un telefono cellulare e una bottiglia d’acqua sulla scena del crimine. Le foto diffuse dalla polizia di New York mostrano il sospettato in uno Starbucks lì vicino, in piedi al bancone della caffetteria, con un cappotto nero, una mascherina nera, e uno zaino grigio.
L’articolo originale è su Fortune.com