Era il 3 dicembre del 1994 quando la PlayStation si affacciava sugli scaffali dei negozi di Tokio per la prima volta, cambiando per sempre la storia dei videogiochi. In trent’anni, la console targata Sony ha raggiunto centinaia di milioni di gamer in tutto il mondo, rivoluzionando il sentire comune sui videogiochi: da passatempo per bambini e adolescenti, a intrattenimento e spesso passione totalizzante in grado di abbracciare anche i giovani adulti.
Il rapporto con Nintendo
Sony si affacciò sul mercato videoludico sfidando la posizione dominante di Sega e Nintendo. I destini di Sony e Nintendo si erano in realtà già incrociati nei primi anni Novanta, quando le due aziende giapponesi avevano lavorato assieme per sviluppare una nuova console con un lettore CD integrato. Il progetto però naufragò a causa di divergenze fra i due marchi.
Le innovazioni
Una delle grandi innovazioni della ‘Play’ è stata proprio l’introduzione dei CD-ROM, in luogo delle classiche cartucce utilizzate da Nintendo e da altre console, che si rivelarono più economici e versatili. Sony riuscì ad attrarre un pubblico più grande puntando forte su titoli che spaziavano dal combattimento all’horror al militare e che sarebbero diventati dei veri e propri cult: Tekken, Resident Evil, Metal Gear Solid, Tomb Raider e Grand Theft Auto.

Un marketing audace
“Non siete pronti”, recitava lo slogan di uno dei primi spot. Anche il marketing giocò un ruolo cruciale nel grande successo commerciale della console. Sony lanciò delle campagne pubblicitarie audaci, dai riferimenti estetici aggressivi, che strizzavano l’occhio più agli adolescenti e ai giovani adulti che ai bambini. Il successo fu travolgente e Sony riuscì nell’impresa di stravolgere gli equilibri del settore del gaming. PlayStation finì per incarnare molto più che una console, entrando nell’immaginario collettivo e nella pop culture degli anni Novanta, fino a diventare il simbolo di una generazione.
Le generazioni successive
Commercializzata nel 2000, la PlayStation 2 è il modello di maggior successo della storia: ha venduto circa 160 milioni di unità. Sony abbandona il grigio degli inizi per inaugurare un nero dallo stile essenziale e dalle linee squadrate. Passeranno sei anni prima del debutto della terza generazione, che avviene nel 2006; le principali novità sono il supporto al Blu-ray e la risoluzione full HD. Nel 2013 è il turno di PS4, che introduce il supporto integrato per lo streaming. Nel 2020 Sony lancia la PlayStation 5, la sua console più potente e veloce e con un controller più preciso dal punto di vista sensoriale.

Un futuro incerto
Negli anni però la concorrenza è drasticamente aumentata. Se Sega e altri competitor sono usciti di scena, Microsoft è scesa in campo con la sua Xbox, che per molti anni è stato il principale rivale della PlayStation. Dopo cinque generazioni, non è semplice prevedere quale sarà il destino della Play e del settore in generale. Secondo molti analisi infatti, il cloud gaming potrebbe presto rendere obsolete le console.