Gli alberi di Natale in Piazza San Pietro sono una tradizione del Vaticano da 42 anni, ma il Tannenbaum di quest’anno potrebbe far finire la Chiesa sulla lista dei cattivi.

Gli ambientalisti si sono appellati al Papa affinché interceda e impedisca alla Chiesa di abbattere un abete di 200 anni che è stato scelto come pezzo forte delle decorazioni natalizie. Il gigante verde, alto circa 95 metri, dovrebbe essere abbattuto la prossima settimana e portato in Vaticano. Ma oltre 40.000 persone hanno firmato una petizione per chiedere alla Chiesa di scegliere un altro albero. Inoltre, i residenti della città di Ledro, che si trova vicino alla foresta dove cresce il Gigante Verde, hanno promesso di bloccare la strada per protestare contro la rimozione dell’albero.

Le proteste arrivano nonostante i funzionari della città abbiano donato l’albero al Vaticano: il fatto che un albero della propria città venga scelto per Piazza San Pietro è spesso considerato un onore. Coloro che si oppongono all’abbattimento dell’albero si appellano alla posizioni ambientaliste del Papa e hanno scritto una lettere in cui si legge: “È incoerente parlare di lotta al cambiamento climatico e poi perpetuare tradizioni come questa, che richiedono l’eliminazione di un albero così antico e simbolico”.

I funzionari di Ledro affermano che l’albero si trova in una parte della foresta che deve essere abbattuta per correggere la coltivazione e che le affermazioni dei manifestanti secondo cui altri 39 alberi sarebbero stati rimossi come parte del processo non sarebbero corrette. “Stanno rovinando le feste natalizie solo per una pianta”, ha dichiarato ai media locali il sindaco di Ledro Renato Girardi. “Vogliamo donare solo un abete e vorrei sottolineare che se non fosse stato donato sarebbe finito in una segheria”. Il Vaticano inaugurerà le sue decorazioni natalizie, compreso l’albero centrale, il 9 dicembre.

Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com