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L’agenda economica di Donald Trump e un rischio da 7.000 mld di dollari

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Velasco25 Articolo

Secondo l’ex direttore della Cia e Segretario alla Difesa Leon Panetta, il piano economico del presidente eletto Donald Trump — ridurre le tasse e avviare una vasta campagna di deregolamentazione — rischia di far aumentare ulteriormente il già altissimo debito nazionale. Durante un’intervista al Fortune Global Forum, Panetta ha affermato che “questo ispirerà un’economia abbastanza forte” ma che il “lato oscuro” sarà un probabile aumento del debito federale di circa 7.000 mld di dollari.

Panetta sembra riferirsi a una stima di ottobre del Committee for a Responsible Federal Budget, secondo cui il debito nazionale potrebbe aumentare di 7,75 trilioni di dollari se Trump attuasse con successo le sue politiche. Trump ha infatti fatto campagna promettendo ampie riduzioni fiscali e proponendo dazi su tutte le importazioni negli Stati Uniti.

Sebbene l’economia americana sia attualmente in buona salute, Panetta ha dichiarato che le politiche economiche di Trump rappresentano comunque una scossa significativa per il sistema. In qualità di esperto sia di sicurezza nazionale che di bilancio governativo, Panetta ha lavorato in passato come Direttore dell’Ufficio per la Gestione e il Bilancio e come capo dello staff della Casa Bianca durante l’amministrazione di Bill Clinton.

Nonostante Panetta condivida i punti principali dell’agenda economica di Trump, ossia deregolamentazione e riduzione delle tasse, nutre preoccupazioni per il peso degli interessi che il Paese sarà costretto a pagare sul debito crescente.

I pagamenti di interessi sul debito nazionale dovrebbero raggiungere gli 870 miliardi di dollari quest’anno, superando il budget annuale della difesa, pari a 822 miliardi, come indicato in un’analisi del Congressional Budget Office a marzo.

Gli interessi “continueranno ad aumentare”, creando pressione sui tassi di interesse, ha dichiarato Panetta. “Questo avrà un impatto su scala globale, perché il valore del dollaro, che resterà alto, continuerà a esercitare una pressione significativa sull’economia globale”.

Essendo la valuta di riferimento per gran parte del commercio internazionale, i cambiamenti nel valore del dollaro possono avere effetti a catena in tutto il mondo. Un dollaro più forte rende più costoso ripagare i debiti contratti in dollari e fa aumentare il costo dei beni globali rispetto alle altre valute. Sebbene ciò possa essere positivo per gli Stati Uniti, può creare difficoltà economiche per altri Paesi, soprattutto per i mercati emergenti.

Trump, tuttavia, ritiene che il dollaro sia “troppo forte”, come dichiarato a luglio in un’intervista a Bloomberg, definendolo “un grosso problema valutario” per gli Stati Uniti.

La sfida per Trump, secondo Panetta, è che molte delle sue politiche tendono a rafforzare ulteriormente il dollaro, creando un dilemma su come bilanciare gli effetti domestici e globali della sua agenda economica.

Questa storia è stata originariamente pubblicata su Fortune.com.

August 22, 2024, Chicago, Illinois, USA: Former United States Secretary of Defense Leon Panetta makes remarks on day 4 of the 2024 Democratic National Convention at the United Center in Chicago, Illinois, USA, on Thursday, August 22, 2024. (Credit Image: © Ron Sachs – Cnp For Ny Post/CNP via ZUMA Press Wire)

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