Sebbene la corsa alla Casa Bianca sembrasse serrata, gli investitori in criptovalute erano fiduciosi in una vittoria di Trump. Quando le loro speranze si sono concretizzate mercoledì mattina, i leader del settore hanno festeggiato, mentre Bitcoin raggiungeva un nuovo massimo storico.
“Abbiamo un Presidente Bitcoin”, ha scritto su X Michael Saylor, fondatore e presidente di Microstrategy, gigantesco player del mondo Bitcoin, accompagnando il messaggio con una foto di una bandiera Bitcoin che sventola sopra la Casa Bianca.
Puntando su una piattaforma elettorale pro-crypto senza precedenti, Trump ha reso la sua vittoria sinonimo di un mercato delle criptovalute in espansione e ha conquistato con successo un nuovo blocco elettorale.
Anche alcuni gruppi di interesse hanno contribuito a portare in Congresso candidati favorevoli al settore crypto. In un post su X il Ceo di Coinbase, Brian Armstrong, ha accolto il “Congresso più pro-crypto di sempre” degli Stati Uniti, dichiarando che “essere anti-crypto è semplicemente cattiva politica”.
Prima che la vittoria di Trump fosse ufficializzata, Bitcoin aveva già superato i $75.000 martedì sera, battendo il precedente record di $73.000 stabilito a marzo.
Nell’immediato seguito della sua vittoria, l’intero mercato crypto è esploso: mentre Bitcoin è salito oltre $76.000, le azioni di Coinbase sono balzate del 30%. Anche altri titoli legati alle criptovalute sono aumentati, con Microstrategy in rialzo del 13% e Robinhood del 20%.
L’indice CoinDesk 20, che misura i 20 asset digitali principali, ha guadagnato il 10% nelle ultime 24 ore. La capitalizzazione di mercato complessiva del settore è cresciuta dell’8%, raggiungendo i $2,45 trilioni, il livello più alto da giugno. Anche Ethereum e Solana sono aumentati dell’11% e del 12%, rispettivamente.
Il token preferito di Elon Musk, Dogecoin, è salito del 16% nell’ultimo giorno, poiché la vittoria di Trump implica possibili discussioni sul proposto ‘Dipartimento dell’Efficienza Governativa, o D.O.G.E.’ – un chiaro omaggio al memecoin.
Una vittoria di Trump rappresenta la fine di un’era che l’industria crypto vedeva come segnata da una regolamentazione aggressiva e cause legali ingiustificate che ostacolavano l’innovazione negli ultimi anni.
“Immaginate quanto potremo realizzare nei prossimi 4 anni ora che l’industria delle criptovalute non perderà più miliardi in spese legali contro la SEC, investendo invece questo denaro per costruire il futuro della moneta”, ha scritto Cameron Winklevoss, co-fondatore di Gemini, su X. “Il futuro è alle porte”.
Un tempo scettico nei confronti del settore crypto, Trump ha aumentato la sua credibilità lanciando un proprio token in ottobre e promettendo di fare degli Stati Uniti la “capitale mondiale delle criptovalute”. L’ex presidente ha conquistato la comunità crypto con promesse quali la creazione di un consiglio consultivo sul crypto, il licenziamento del presidente della SEC Gary Gensler, la creazione di una riserva di Bitcoin e l’impegno a garantire che il mining dei Bitcoin avvenga negli USA.
