OpenAI starebbe intraprendendo un nuovo capitolo nel suo percorso di sviluppo dell’intelligenza artificiale: starebbe costruendo il proprio chip interno.

Secondo Reuters, che ha citato fonti esclusive vicine all’azienda, OpenAI sta collaborando con Broadcom e Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) per diversificare la propria catena di approvvigionamento e controllare i costi dell’infrastruttura, nel tentativo di tenere il passo con le immense esigenze di calcolo dell’intelligenza artificiale.

In precedenza OpenAI aveva preso in considerazione la possibilità di costruire le proprie fonderie per la produzione di chip, ma i costi elevati e le lunghe tempistiche hanno indotto l’azienda a privilegiare la progettazione interna dei chip. Attualmente, OpenAI ha messo insieme un team di circa 20 ingegneri di chip, tra cui esperti con esperienza nella progettazione delle Tensor Processing Unit (TPU) di Google. Insieme, sperano di sviluppare il primo chip personalizzato di OpenAI entro il 2026, anche se la tempistica è flessibile.

La notizia di martedì ha fatto salire le azioni di Broadcom Inc. del 4% e le azioni di TSMC negoziate negli Stati Uniti hanno guadagnato più dell’1%.

La mossa riflette la strategia di OpenAI di assicurarsi una fornitura costante di chip e di gestire i costi crescenti, una sfida che anche altri giganti della tecnologia come Amazon, Meta, Google e Microsoft hanno affrontato nelle loro imprese di intelligenza artificiale. Questo sforzo include la recente decisione di OpenAI di integrare i chip di AMD, insieme alle GPU di Nvidia, che continuano a dominare il mercato ma la cui offerta è limitata. In effetti, i giganti della tecnologia hanno letteralmente implorato Nvidia per avere più chip.

In occasione di un incontro con gli analisti il mese scorso, il miliardario cofondatore e chief technology officer di Oracle, Larry Ellison, ha dichiarato che lui e l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk, hanno portato l’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, a cena al Nobu di Palo Alto e hanno “implorato” di avere più GPU.

Questa storia è stata pubblicata originariamente su Fortune.com

(Foto: Photo by Stefano Guidi/Getty Images).