Collaborazione, ascolto e partnership pubblico privato, ma anche fra generazioni, per vincere la sfida di dare solide basi alla sanità di domani. Sono solo alcune delle parole chiave dell’Action Paper di “Partner per il futuro”, una piattaforma di collaborazione avviata nel 2023 grazie a Novartis Italia per accogliere le esigenze delle giovani generazioni e coinvolgere vari attori del sistema salute. Con un obiettivo ambizioso: sviluppare modelli innovativi per un’evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) che sia sostenibile e uniforme.
Le proposte delineate nell’Action Paper presentato oggi a Roma si focalizzano su alcuni temi chiave: le disuguaglianze sanitarie, la prevenzione e l’accesso all’innovazione. Con una premessa importante: giovani, società scientifiche, associazioni dei pazienti e settore industriale collaborano con le istituzioni per supportare l’evoluzione del Ssn.
Tra gli obiettivi strategici del documento vi sono la riduzione delle disuguaglianze per assicurare un accesso equo e tempestivo ai servizi sanitari; la promozione della prevenzione per il benessere dei cittadini; la valorizzazione dei professionisti sanitari e il rafforzamento di nuovi modelli di collaborazione tra il settore pubblico e privato, per incrementare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria.
Una strategia che ha ricevuto il plauso delle istituzioni durante l’incontro di oggi alla Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, organizzato da Annarita Patriarca, membro della XII Commissione Affari Sociali. “La cooperazione tra tutti i soggetti, sia pubblici che privati, è imprescindibile per assicurare un accesso uniforme e di qualità ai servizi sanitari, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione, la diagnosi e la formazione delle future generazioni di professionisti del settore – ha dichiarato Patriarca – Bisogna omogenizzare l’offerta sanitaria. Soprattutto per quanto riguarda la fondamentale sfida della prevenzione. Diventa inoltre fondamentale”, ha aggiunto Patriarca, “la formazione dei medici di medicina generale, che incontrano il paziente per primi, affinché siano in grado di indirizzarlo e consigliarlo”.
Le nuove generazioni sono state il punto di partenza della piattaforma “Partner per il futuro”, grazie a 6 tavoli di lavoro che hanno coinvolto oltre 40 “under 35”. Uno dei temi evidenziati dal lavoro è proprio quello della collaborazione per il futuro della sanità.

Questo approccio è centrale per Novartis Italia, come ricorda il Country President Valentino Confalone. “Come Novartis crediamo nell’importanza di agire da partner del sistema salute per mettere le nostre competenze al servizio dell’evoluzione della sanità. Abbiamo fortemente voluto la nascita della piattaforma “Partner per il futuro” – ha concluso Confalone – e ci auguriamo che questo lavoro congiunto possa contribuire a garantire equità e tempestività di accesso all’innovazione, sostenendo la competitività e l’attrattività del Ssn”.
La voce delle giovani generazioni, quindi, diventa la forza motrice di un modello innovativo di collaborazione per favorire il cambiamento. Francesco Marchionni, consigliere di Presidenza e Vicario con Deleghe Salute, Benessere e Servizio Civile del Consiglio Nazionale Giovani (Cng) commenta così: “I giovani sono i protagonisti indiscussi del futuro e portano in sé un grande potenziale di innovazione. In questo senso, il Consiglio Nazionale dei Giovani ha da subito sostenuto la volontà della piattaforma “Partner per il futuro” di ascoltare le giovani generazioni e mettere in primo piano la loro visione sulla sanità del futuro. La sanità pubblica è inoltre imprescindibile – aggiunge Marchionni – da una collaborazione pubblico-privato, non solo in termini imprenditoriali e profit, ma relativamente a tutto l’ecosistema della ricerca”.
L’Action Paper “Partner per il futuro”
Nel documento si propone, tra l’altro. di introdurre un aggiornamento annuale da parte del Governo dei Lea(Livelli essenziali di assistenza) per garantire una loro corretta applicazione su tutto il territorio nazionale insieme all’accesso all’innovazione in sanità. Inoltre, si suggerisce di valutare i Direttori Generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere anche sull’offerta in termini di prevenzione. A questo scopo è necessario rivedere anche gli indicatori di processo e di performance.

La definizione delle proposte del paper ha coinvolto numerosi esperti del settore, a partire da Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica che ha sottolineato il ruolo cruciale della prevenzione nella sostenibilità del Ssn.
“Le proposte concrete per la prevenzione – ha aggiunto Siliquini – partono dall’istituzione di una cabina di regia interministeriale. Dobbiamo aumentare la literacy delle persone con mezzi diversi a partire dalla scuola primaria. Inoltre, la prevenzione deve essere uguale su tutto il territorio nazionale”.
Mattia Altini, presidente della Società Italiana di Leadership e Management in Medicina ha ricordato che “siamo di fronte a sfide talmente importanti che il sistema deve diventare capace di raccogliere nuove figure professionali inserendole in una filiera di processo e di percorso più integrata possibile”.
Mentre Gaetano Piccinocchi, tesoriere nazionale della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale, ritiene che”bisogna individuare quei pazienti che presentano fattori di rischio nei confronti di una patologia x, attuando poi una strategia per eliminarli. E l’unica figura professionale in Italia che può far questo – aggiunge Piccinocchi – è proprio il medico di medicina generale, obbligato oggi ad essere informatizzato. Nelle cartelle cliniche è presente infatti l’intera storia clinica del paziente”. E, conoscendola, il dottore di famiglia può favorire interventi di prevenzione.
Non solo “Partner per il Futuro”: Novartis Italia si è infatti impegnata ad investire 350 milioni di euro nei prossimi tre anni in Italia. Questo investimento è destinato principalmente a ricerca e sviluppo, con oltre 60 milioni di euro all’anno dedicati a nuovi farmaci e 240 studi clinici nel 2023 e alla produzione, per rafforzare i siti produttivi nel Paese. L’obiettivo è quello di portare innovazione nel settore farmaceutico italiano, favorendo l’accesso dei pazienti ai nuovi trattamenti e supportando l’evoluzione dell’Ssn.