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Ora solare: ecco come umore, salute e ambiente ne risentono

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Velasco25 Articolo

Ci risiamo. Nonostante gli appelli, torna l’ora solare: nella notte fra sabato 26 e domenica 27 ottobre bisogna spostare indietro di un’ora l’orologio. Si dormirà un’ora in più, ma quali effetti avrà questo avvenimento sulla nostra salute?

“Ci viene sottratta un’ora di luce, scambiata con un’ora di buio probabilmente chiusi in casa. Ogni anno abbiamo sperato che fosse l’ultima volta e invece puntualmente vanno portate indietro le lancette”, commenta sconsolato a Fortune Italia Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche United Campus of Malta, che da tempo si batte per evitare questo passaggio.

Energia e consumi

Non solo per motivi di salute. “Il risparmio energetico ottenuto grazie all’adozione dell’ora legale, come evidenziato dai dati di Terna, non solo rappresenta un significativo contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 – 170.000 tonnellate nel 2023 – ma sottolinea l’impatto positivo che misure di questo tipo possono avere sull’ambiente. Mantenere l’ora legale tutto l’anno – dice il presidente Sima (Società italiana di medicina ambientale) Alessandro Miani, che da anni si appella alle istituzioni con questo obiettivo –  permetterebbe di amplificare ulteriormente questi benefici, con una riduzione continuativa della dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e un taglio delle emissioni nocive, migliorando la qualità dell’aria e mitigando l’effetto serra“.

Salute e umore con l’ora solare…

Se 350mila italiani chiedono lo stop al passaggio ora legale/ora solare e hanno firmato l’apposita petizione online lanciata su Change.org da Sima e Consumerismo No Profit, non sono bastati i dati del risparmio energetico né i vantaggi a livello di salute e umore per mettere fine a questo ‘rito’.

Ma perchè l’ora solare non piace al pediatra? “Quest’anno l’ora di luce e vita all’aria aperta in meno sarà ancora più dannosa che in passato – avverte Farnetani – perché il quadro generale è più ansiogeno che in passato. Ci sono due guerre in corso, aggressioni ed episodi di cronaca violenta più volte al giorno. È noto che la vita all’aria aperta abbassa la tensione emotiva e la luce è un potente antidepressivo, pertanto – prevede l’esperto – l’umore peggiorerà. Inoltre una percentuale di bambini adolescenti ancora presenta disturbi psicologici determinati dalla pandemia di Covid-19, per esempio i disturbi del sonno, la tendenza all’isolamento e all’uso eccessivo di smartphone, tablet, Pc, Tv, la riduzione dell’attività fisica con il conseguente sovrappeso o obesità. Tutti i disturbi determinati dall’isolamento e da stare chiusi in casa”.

Per Farnetani un’ora di luce all’aria aperta in più “non è in grado di risolvere la situazione, ma poteva essere un aiuto e un incentivo per un diverso stile di vita”. E allora? Il consiglio ai genitori “è quello di tener presente il rischio di chiudersi in casa, ridurre la socializzazione e l’attività fisica. Cerchiamo di rispettare l’indicazione di far praticare un’attività sportiva un’ora al giorno almeno per cinque giorni alla settimana e di favorire la socializzazione con i coetanei, limitando l’uso di smartphone e schermi durante il giorno, evitandolo in modo tassativo la sera prima di dormire”.

L’effetto sul sonno

Ma l’ora solare danneggia davvero il riposo? A rispondere sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici). “Uno studio dimostra come le persone dormono significativamente di più nel breve periodo quando guadagnano un’ora in più di notte dopo il ritorno all’ora solare, quindi nel fine settimana di ottobre”. Inoltre, i ricoveri ospedalieri diminuiscono drasticamente per quattro giorni: ad esempio, quelli per malattie cardiovascolari diminuiscono di dieci unità per milione di abitanti, dicono gli esperti.

Allora non è vero che ne risentiremo in peggio? “Se da un lato con il passaggio dall’ora solare a quella legale si dorme di meno, dall’altro con il passaggio all’ora solare il rischio principale è quello di dormire troppo e quindi rompere il ritmo circadiano”, precisano i dottori anti-bufale.

Uno studio di recente pubblicazione, che ha coinvolto 30.097 persone  tra i 45 e gli 85 anni, può dare uno spunto interessante. I partecipanti hanno compilato un questionario sulla durata del sonno, sulla soddisfazione del dormire e sui diversi tipi di insonnia, nonché sui sintomi di iper sonnolenza. I disturbi del sonno sono stati confrontati tra i partecipanti intervistati durante diverse stagioni e in diversi periodi dell’anno. Le differenze riscontrate tra i risultati ottenuti nelle diverse stagioni sono davvero minime.

Il sonno dei bambini

Il cambiamento di ora,però, potrebbe avere un effetto sui bambini. Il tramonto più tardivo sembra ridurre la durata del loro sonno: quando il sole tramonta più tardi, i bambini vanno a letto più tardi ma non riescono a compensare svegliandosi più tardi. Se il sonno è più breve, i bambini studiano di meno e aumenta la durata del pisolino che riescono a fare talvolta dopo pranzo, dicono gli esperti di Dottoremaeveroche.

Attenzione: i bambini sono abitudinari e anche solo il fatto di doversi adattare a un nuovo orario può metterli in difficoltà per qualche tempo, avverte il pediatra. “Per favorire l’addormentamento dei piccoli, cioè il passaggio dalla fase di veglia quella di sonno – suggerisce Farnetani – è bene nell’ora prima di andare a letto ricreare intorno al bambino un ambiente tranquillo e rilassante, riducendo al minimo le attività che precedono il momento di dormire, in modo da favorire il rilassamento”.

L’impatto dell’ora solare sulla sicurezza

Può non sembrare così lampante, ma “prolungare l’ora legale – riprende Miani parlando con Fortune Italia – potrebbe avere un impatto positivo anche in termini di sicurezza pubblica. Con giornate più luminose e una maggiore disponibilità di luce naturale nelle ore pomeridiane e serali, si ridurrebbe il rischio di incidenti stradali e aumenterebbe la sicurezza nelle aree urbane e nelle strade periferiche, con benefici tangibili per la vita quotidiana dei cittadini”.

Una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha dimostrato che estendere le ore di luce durante i periodi di maggiore attività umana può ridurre gli incidenti stradali e aumentare la sicurezza nelle aree urbane. “Gli studi hanno rilevato una diminuzione fino al 13% degli incidenti pedonali serali durante i periodi di ora legale, principalmente perché l’aumento della visibilità riduce i rischi per i pedoni”, elenca l’esperto Sima.

Dal punto di vista della salute, “mantenere l’ora legale potrebbe migliorare il benessere psicofisico delle persone, grazie alla maggiore esposizione alla luce solare. Questo effetto è legato non solo all’aumento della vitamina D, ma anche a una migliore regolazione dei ritmi circadiani, che possono influire positivamente sull’umore, riducendo i sintomi legati a disturbi affettivi stagionali e aumentando la produttività e la sensazione di benessere generale”, continua.

Ritmi circadiani

Non solo “uno studio pubblicato su Chronobiology International ha esaminato come l’esposizione prolungata alla luce naturale possa regolare meglio i ritmi circadiani, favorendo una migliore qualità del sonno e riducendo i sintomi di depressione stagionale (SAD). E uno studio della Harvard Medical School ha evidenziato che una maggiore esposizione alla luce naturale aumenta la produzione di serotonina, migliorando l’umore e riducendo il rischio di disturbi dell’umore legati ai cambiamenti stagionali. Questi studi – conclude Miani – offrono un chiaro sostegno ai benefici del mantenimento dell’ora legale per tutto l’anno, non solo in termini di riduzione delle emissioni e risparmio energetico, ma anche per il miglioramento della sicurezza e del benessere psicofisico della popolazione”. Chissà se davvero questa sarà l’ultima volta, per gli italiani, di spostare le lancette.

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