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Benessere: alla scoperta dell’Oura ring, l’anello tech delle celebrità

Oura ring (mediakit)
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Velasco25 Articolo

Mark Zuckerberg, Jennifer Aniston, Kim Kardashian e Gwyneth Paltrow hanno una passione in comune: l’Oura ring (nella foto principale, courtesy: Oura). Non un gioiello, ma un ‘anello del benessere’, che negli anni ha conquistato celebrity, Ceo e fanatici della salute diventando un must negli Usa (ne sono stati venduti più di 2,5 milioni di esemplari). E un numero crescente di persone ha iniziato a monitorare i propri biomarcatori grazie ai dispositivi indossabili, in particolare il sonno, per ottimizzare la salute.

Ebbene, per la gioia dei fan dell’anello tech, il device è stato aggiornato: la nuova versione promette maggior precisione, durata della batteria e comfort. Oura, fondata nel 2013 in Finlandia, ha annunciato negli Usa il lancio di Oura Ring 4, con 18 percorsi sensoriali rispetto agli otto del precedente, quindi se l’anello è fuori allineamento sul dito questo non dovrebbe creare difficoltà nell’ottenere letture accurate, come afferma Jason Russell, vicepresidente di prodotto in Oura, a Fortune. Tra l’altro, anche la piattaforma dell’app è stata anche riprogettata in tre sezioni principali.

Come è cambiato l’Oura ring?

Il dispositivo, indossato sull’indice, monitora quantità e qualità del sonno, livelli di stress e prontezza generale tramite dati tra cui la frequenza cardiaca. “In lavorazione da anni, Smart Sensing è il futuro del rilevamento della salute, grazie a un nuovo standard di accuratezza”, ha affermato Holly Shelton, Chief Product Officer di Oura. “Abbiamo progettato Oura Ring 4 per essere a prova di vita reale: è facile creare una tecnologia che funzioni in condizioni ottimali, ma deve rispecchiare anche quelle reali”.

Il nuovo anello è più comodo e più sottile nel design e sarà disponibile in più taglie, aggiunge Russell. Il prodotto si inserisce nel trend dell’attenzione al benessere e alla prevenzione, in crescita in questo periodo. Si prevede che il mercato della tecnologia indossabile, che oggi vale 61 miliardi di dollari, crescerà del 14,6% entro la fine del decennio.

Ma l’Oura ring funziona davvero? In uno studio esterno condotto su 60 partecipanti, il device ha consentito di ridurre le lacune nelle misurazioni della frequenza cardiaca diurna e notturna e ha migliorato la precisione del rilevamento dell’ossigeno nel sangue del 120% e l’indice di disturbo respiratorio del 15%, tutti fattori importanti per la salute.

Tuttavia, ci vorrà una coorte più consistente di utenti per testare la tecnologia nel tempo.

L’articolo originale è su Fortune.com.

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