Sonnolenza, aumento della fame, irritabilità, voglia di star soli. Con l’arrivo dell’autunno in molti lamentano un effetto sull’umore. Si sente parlare ormai da tempo di depressione stagionale, ma questo disturbo esiste davvero? E cosa fare per superare i sintomi?
A fare chiarezza sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici).
Prima risposta per gli scettici: la depressione stagionale o Seasonal Affective Disorder (Sad) esiste: si tratta di un complesso di sintomi che comportano variazioni dell’umore e del comportamento, influenzando negativamente sonno, appetito e (attenzione) funzioni cognitive. E che si manifestano con l’arrivo dell’autunno. Vediamo meglio di che si tratta.
I sintomi
La ‘depressione d’autunno’ è caratterizzata da:
• ipersonnia: la necessità di dormire più del solito o del necessario,
• aumento del senso di fame, di carboidrati in particolare, con la tendenza a una dieta scorretta e al conseguente aumento di peso,
• isolamento sociale, cioè la difficoltà a frequentare gli altri.
No al fai da te
La prima indicazione dei dottori anti-bufale è quella di rivolgersi a medici e servizi in grado di diagnosticare e trattare queste forme di depressione, evitando soluzioni fai da te. “Sarà opportuno rivolgersi al proprio medico di medicina generale e, se necessario, a uno specialista per valutare il proprio stato di salute e avere il giusto sostegno”.
Il punto è che la depressione stagionale non va sminuita perché si presenta per brevi periodi o perché i sintomi sembrano più lievi rispetto alla depressione maggiore (caratterizzata da umore triste, frustato, disperato o ansioso per lungo tempo, dalla sensazione di affaticamento e da difficoltà di memoria e concentrazione, oltre a cambiamenti nel sonno e nell’appetito).
Perchè si manifesta
Questa forma di depressione può essere scatenata dall’influenza della mancanza di luce naturale e la suo influsso sull’orologio biologico, il meccanismo che regola l’umore, il sonno, i cicli ormonali.Ha un ruolo anche l’equilibrio delle sostanze chimiche del sistema nervoso centrale, come la serotonina. Bassi livelli di questo ormone, causati anche dalla mancanza di luce solare, sono associati alla depressione e ad altri disturbi dell’umore.
Quando le ore di sole sono poche, calano anche i livelli di vitamina D, e questo influenza il livello di serotonina e di melatonina. Risultato? Aumenta la stanchezza e la sonnolenza.
La terapia della luce
Oltre alle terapie prescritte dal medico, per superare i disagi dovuti al disturbo stagionale esiste anche una cura specifica, sebbene non così diffusa nel nostro Paese: la cosiddetta fototerapia o terapia della luce. Consiste nell’esporre il paziente alla luce di un’apposita lampada per circa trenta minuti ogni mattina. Questo dispositivo utilizza una fonte luminosa più potente dei normali lumi artificiali, senza emettere raggi ultravioletti dannosi.
Il trattamento è spesso somministrato in combinazione con altre terapie, quindi non è semplice valutarne l’efficacia. Negli Stati Uniti la fototerapia è raccomandata, ma stanno crescendo anche le strutture sanitarie italiane che la somministrano. Attenzione, però: gli studi disponibili sull’argomento suggeriscono che la fototerapia non abbia benefici, avvertono i dottori anti-bufale.
La buona notizia è che, secondo i dottori anti-bufale, possiamo “aiutarci” con alcune buone abitudini. “Che, tuttavia, non sostituiscono le terapie, quando necessarie”, puntualizzano. Di che si tratta? Fare una passeggiata o esercizio fisico al sole ogni giorno, mantenere luminosi e arieggiati i luoghi nei quali si vive e lavora e seguire una dieta sana, imparando a evitare (o gestire) lo stress. Non semplicissimo, direte. Ma l’autunno è appena iniziato.