Si chiama Arc-Ex il device ideato per stimolare gentilmente e in modo non invasivo il midollo spinale dopo un trauma o una lesione. Testato in uno studio pilota, il device – che ha l’aspetto di un telecomando – attiva degli elettrodi in punti precisi e, grazie alle mini-scosse, ha permesso a un gruppo di pazienti con lesioni spinali cervicali affetti da paralisi parziale o totale degli arti, di recuperare il movimento di braccia e mani più della sola terapia di riabilitazione.
Lo studio
I pazienti coinvolti nel trial avevano tutti una lesione spinale cervicale da almeno un anno: sono stati sottoposti per due mesi ad un programma di riabilitazione standard, seguito da altri due mesi di terapia con l’ausilio del dispositivo. Non sono stati riscontrati effetti collaterali.
La ricerca, che ha coinvolto 60 pazienti in 14 centri in tutto il mondo, mostra che a beneficiare di questi risultati è stato il 72% dei soggetti, come spiegano i ricercatori del Politecnico di Losanna guidati da Gregoire Courtine. Courtine è un nome noto nel settore per le sue ricerche pionieristiche, mirate a restituire le capacità di movimento a soggetti con paralisi. In questo caso il suo gruppo, come si legge su ‘Nature Medicine’, ha realizzato e testato – in collaborazione con Onward Medical – un dispositivo che (a differenza di altri studiati in precedenza) non è impiantabile, ma invia corrente elettrica ‘benefica’ al midollo spinale attraverso gli elettrodi applicati sulla pelle.

Come ricordano gli stessi autori, numerose ricerche in questi anni hanno dimostrato che è possibile ripristinare le funzioni compromesse stimolando in modo mirato le aree che contengono i neuroni coinvolti nel controllo di queste stesse funzioni. L’impianto di elettrodi ad hoc, testato con successo qualche tempo fa proprio dal team di Courtine, è però una procedura invasiva. Ecco perchè il gruppo ha pensato al nuovo device esterno.
“Il successo della terapia Arc-Ex nello studio ha superato di gran lunga le nostre ipotesi iniziali di un tasso di risposta del 50%”, ha spiegato Chet Moritz, autore principale della pubblicazione. “Questi risultati non solo dimostrano un miglioramento delle capacità fisiche, ma significano anche un passo avanti enorme nella nostra capacità di migliorare la vita quotidiana delle persone con lesioni del midollo”.
A che punto siamo
Il successo ha spinto Onward Medical ad accelerare gli sforzi verso l’approvazione normativa. Il dossier sul device è già stato presentato alla Food and Drug Administration americana e ora l’azienda fa sapere che sta lavorando alla preparazione della documentazione alle autorità regolatorie euroee. Insomma, Onward Medical mira a rendere la terapia Arc-Ex disponibile al pubblico “il più rapidamente possibile”.