Quante persone conoscete che, ancora la scorsa settimana, si sono trovate a fare i conti con febbre, mal di gola, tosse, vomito o problemi intestinali? “La stagione influenzale non vuol finire: stiamo vivendo una ‘coda’ molto lunga, con ancora un bel po’ di casi”, conferma a Fortune Italia il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano, che aveva definito questa stagione influenzale come “la peggiore degli ultimi 15 anni”.
La lunga lista dei virus
Se l’ultimo rapporto dei medici sentinella Respivirnet la scorsa settimana aveva segnalato un totale di circa 14.598.000 contagiati a partire dall’inizio della sorveglianza (che ormai si è conclusa), possiamo scommettere che negli ultimi sette giorni i numeri degli italliani finiti a letto per via di questi malanni siano cresciuti ancora. Ma chi sono i colpevoli? “Oramai influenza e Covid sono in fondo alla lista: abbiamo soprattutto Rhinovirus e Metapneumovirus”, riflette Pregliasco. Ma non mancano Enterovirus, Adenovirus e Bocavirus, come pure ‘resiste’ il virus respiratorio sinciziale.
L’effetto del meteo
Prima fa caldo, poi sembra tornato l’autunno. “Proprio gli sbalzi termici registrati in queste settimane determinano questo tipo di andamento, perchè l’influenza si diffonde nei periodi di freddo prolungato, mentre quando le temperature sono altalenanti – ricorda Pregliasco – ad essere favoriti sono i cosiddetti ‘virus cugini'”.
Le indicazioni sono sempre le stese: vestirsi ‘a cipolla’, curare l’igiene delle mani, l’idratazione e un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresche. Infine, in caso di malanni, ricorrere a un’automedicazione responsabile e consultare il medico se i sintomi non si superano dopo qualche giorno.