L’azienda energetica Eni ha annunciato misure straordinarie per sostenere i suoi dipendenti in un momento di crisi energetica che ha portato a una crescente inflazione e difficoltà economiche. L’azienda italiana, che ha visto un aumento significativo dei profitti grazie all’impennata dei prezzi di gas e petrolio, ha deciso di condividere parte dei guadagni con i suoi 20.000 dipendenti in Italia, ad eccezione dei dirigenti.
Un “bonus una tantum” di 3.000 euro lordi verrà versato nelle buste paga di novembre dei lavoratori, con l’obiettivo dichiarato di sostenere i dipendenti in questa congiuntura economica difficile. Tuttavia, Eni non si è fermata qui. Oltre al bonus una tantum, i lavoratori riceveranno anche un bonus di 200 euro per carburante o ricarica elettrica e un bonus annuale di 70 euro per ciascuna fornitura di luce e gas. Inoltre, i dipendenti vedranno un aumento nel compenso per i giorni di smart working, che passerà da 5,5 euro a 8 euro (+45%).
Complessivamente, Eni destinerà 85 milioni di euro per questa iniziativa di supporto ai suoi lavoratori. L’azienda ha definito questa azione come parte del suo impegno nel promuovere il benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie, riconoscendo il ruolo fondamentale del capitale umano in questo periodo di trasformazione energetica.
I sindacati, tra cui Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno negoziato questi bonus in risposta alla crescente pressione economica dovuta all’inflazione connessa all’aumento dei costi energetici. Questa iniziativa ha ricevuto l’approvazione dei sindacati, che l’hanno descritta come un significativo esempio di partecipazione aziendale e di supporto concreto per i lavoratori.
L’Eni è stata in grado di registrare profitti record nell’ultimo anno grazie ai prezzi elevati di gas e petrolio e ha recentemente presentato i conti del terzo trimestre del 2023, che l’amministratore delegato, Claudio Descalzi (nella foto in evidenza), ha definito i migliori nella storia del gruppo. Tuttavia, l’azienda ha riconosciuto la necessità di condividere questi guadagni con i suoi dipendenti in un momento di sfida economica per molte famiglie.