PGIM_970x250_HEADER

Da von der Leyen una missione per Mario Draghi: un report sulla competitività europea

PGIM_970x250_ARTICOLO
Velasco25 Articolo

Qualche cenno al futuro politico della Commissione Europea, e un riepilogo lungo un’ora dei risultati degli ultimi anni e delle iniziative da intraprendere nei prossimi 300 giorni di mandato. In occasione dell’ultimo discorso sullo Stato dell’Unione di questa legislatura (le elezioni europee si terranno nel 2024) davanti al Parlamento europeo di Strasburgo Ursula von der Leyen sceglie con attenzione i temi da trattare, sottolineando la necessità di “mantenere la rotta”. Ma fa anche un annuncio inaspettato, invocando l’aiuto dell’ex premier italiano Mario Draghi per affrontare il problema della competitività europea.

Il report di Mario Draghi

Von der Leyen ha annunciato di aver chiesto a Mario Draghi – “una delle grandi menti economiche europee” – di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea. Secondo la presidente della Commissione il contributo dell’ex presidente della Bce servirà a rimanere competitivi mentre si affrontano contemporaneamente la transizione pulita e tre grandi sfide economiche: il lavoro (con la carenza di manodopera), l’inflazione e l’ambiente commerciale.

L’Europa, dice von der Leyen citando la frase più celebre di Draghi, pronunciata da capo della Bce nel 2012 in riferimento al salvataggio dell’euro, farà tutto quello che è necessario (“whatever it takes”) per proteggere la propria competitività.

Per Mario Draghi arriva quindi il primo incarico dopo il mandato alla presidenza del Consiglio, lasciata a ottobre di un anno fa.

Un ruolo fondamentale nella strategia europea lo avrà anche l’innovazione, e qui viene fatto un altro annuncio rilevante per l’ecosistema tech europeo: i supercomputer europei verranno messi a disposizione delle startup per creare intelligenze artificiali più potenti.

“Grazie ai nostri investimenti degli ultimi anni, l’Europa è diventata leader nel supercalcolo, con 3 dei 5 supercomputer più potenti al mondo”, ricorda von der Leyen. “Dobbiamo trarre vantaggio da questa situazione”. L’iniziativa servirà “alle startup di AI per addestrare i loro modelli”, ha annunciato.

Sull’intelligenza artificiale von der Leyen ricorda l’appello degli esperti degli scorsi mesi: la riduzione del rischio di un’estinzione provocata dalle intelligenze artificiali dovrebbe essere una priorità globale. La priorità deve essere che lo sviluppo dell’AI sia antropocentrico, dice ricordando l’AI act europeo, mentre si gettano le basi per un sistema unico di governance in Europa. Secondo von der LEyen servirà un organismo analogo all’Ipcc dell’Onu sul clima anche per l’intelligenza artificiale.

Tra le tante variabili da affrontare c’è naturalmente l’inflazione: von der Leyen dice che Christine Lagarde e la Bce lavorano “duramente” per tenerla sotto controllo, anche se ci vorrà del tempo prima di tornare alla quota obiettivo del 2%. Intanto, ricorda, in Europa i prezzi dell’energia si sono ridotti. Un concetto spesso ripetuto dalla Banca centrale europea, che nei precedenti rialzi dei tassi si è dimostrata preoccupata della persistenza dell’inflazione ‘core’.

La competitività europea su cui Mario Draghi stilerà il suo rapporto e la transizione verde sono due facce della stessa medaglia, secondo la Presidente. Basta guardare il caso dell’automotive. La Commissione sta infatti avviando un’indagine sulle sovvenzioni dei veicoli elettrici provenienti dalla Cina. “I mercati globali sono inondati di auto elettriche cinesi” che sono più economiche grazie ai sussidi statali. Questo distorce il mercato europeo, dice von der Leyen. “E poiché non lo accettiamo dall’interno, non lo accettiamo dall’esterno”. L’Europa è aperta alla concorrenza ma deve difendersi dalle pratiche sleali, secondo la presidente, anche se intanto la cooperazione con la Cina su molti temi è necessaria.

ursula von der leyen
Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante il discorso sullo Stato dell’Unione europea tenuto al parlamento di Strasburgo. EPA/JULIEN WARNAND

“Green deal: una risposta all’appello della storia”

Al di là degli annunci relativi a Mario Draghi e alla competitività, in quello che potrebbe essere il suo ultimo discorso da Presidente von der Leyen ricorda quindi la necessità di mantenere la rotta presa negli ultimi anni: sulla transizione, con il Green Deal. Sul controllo dell’inflazione. Ma anche sulla difesa: l’Ucraina ha bisogno di garanzie, dice von der Leyen, e questo significa un impegno ancora maggiore dell’industria della difesa dell’Unione.

Ringraziando Parlamento, Stati membri e commissari, la presidente rivendica di aver realizzato oltre il 90% delle linee guida presentate nel 2019, dai progressi sui diritti digitali  e sulla parità di genere al Next Generation Eu che destina 800 mld di euro a riforme e investimenti, dall’impegno sulle vaccinazioni a quello sull’indipendenza sui semiconduttori, l’energia e le materie prime. “Il nostro lavoro è lungi dall’essere terminato: quindi, stiamo uniti. Prepariamoci per domani”.

È indicativo il fatto che sia proprio il Green deal il protagonista della chiusura del discorso di von der Leyen: “Sono personalmente impegnata per fare del Green Deal un successo, perché è cruciale per la nostra sopravvivenza ma anche per la nostra prosperità futura: ce la potremo fare solo se agiremo assieme”.

Sul Green Deal europeo, aveva detto in precedenza, “manteniamo la rotta”. La presidente ricorda la “visione” di coloro che sognavano un futuro migliore dopo la Seconda Guerra Mondiale, e che credevano che l’Europa fosse la risposta all’appello della storia.

Ed è a questo che tende il piano di transizione europea: rispondere all’appello della storia e inseguire un futuro migliore per i giovani. “Entrando nella fase successiva del Green Deal europeo, una cosa non cambierà mai: continueremo a sostenere l’industria europea durante questa transizione”, dice von der Leyen. “Quattro anni fa, il Green Deal europeo è stata la nostra risposta alla chiamata della storia. E quest’estate, la più calda mai registrata in Europa, ce lo ha ricordato. La Grecia e la Spagna sono state colpite da devastanti incendi, e solo poche settimane dopo sono state colpite nuovamente dalla devastazione delle inondazioni. Abbiamo visto il caos provocato da condizioni meteorologiche estreme, dalla Slovenia alla Bulgaria e in tutta la nostra Unione. Questa è la realtà di un pianeta in ebollizione”.

Von der Leyen ha anche ricordato i risultati sull’idrogeno: “Attualmente attiriamo più investimenti in idrogeno pulito di Cina e Usa messi insieme”, mentre negli ultimi 5 anni il numero di acciaierie pulite è arrivato a 38, dalle zero di partenza.

Tra le prossime misure, la Commissione presenterà un pacchetto di misure europee sull’energia eolica, in coordinamento con l’industria e i Paesi membri, ha detto von der Leyen. Verrà accelerato il rilascio dei permessi e migliorato il sistema delle aste. Sull’agricoltura verrà invece avviato un “dialogo strategico”.

Un’industria della difesa forte per una pace duratura

“La pace deve essere duratura: l’Ucraina necessità di garanzie, deve avere forze deterrenti e qui entra in gioco l’Unione europea con forti ricadute sulla nostra industria della difesa, ma non basta. Dobbiamo potenziare le nostre capacità militari, attraverso Asap, l’atto sulla produzione delle munizioni varato a tempo record, ma dobbiamo anche guardare a capacità di difesa aerea e marittima. È necessaria una cooperazione europea anche sul versante industriale: lavoreremo a una strategia europea della difesa per capire come sostenere la nostra industria”.

La Commissione proporrà di estendere la protezione temporanea agli ucraini nell’Ue, annuncia la presidente, che ricorda i 12 mld di euro erogati quest’anno con cui si è contribuito al pagamento di salari e pensioni e al funzionamento di ospedali, scuole e altri servizi. E con la proposta Asap si sta incrementando la produzione di munizioni per far fronte alle necessità immediate dell’Ucraina, ha detto von der Leyen, che insiste anche per l’ingresso di Bulgaria e Romania ringraziandole per il lavoro svolto sulla migrazione. Secondo la Commissione l’adesione all’Ue è basata sul merito: “Abbiamo visto i grandi passi avanti già compiuti dall’Ucraina da quando le abbiamo concesso lo status di candidato. E abbiamo visto la determinazione di altri Paesi candidati ad intraprendere le riforme”, ha evidenziato von der Leyen. “Dobbiamo acquisire il peso geopolitico e la capacità di agire”.

Proprio sulla gestione dei migranti von der Leyen dice che un accordo sul patto sulla migrazione non è mai stato così vicino. “Dimostriamo che l’Europa può gestire la migrazione in modo efficace”, onostante la lotta ai trafficanti di esseri umani richieda un lavoro costante: servono nuove norme e una nuova forma di governance. Davanti all’Europarlamento infatti la presidente ha lanciato una Conferenza internazionale sulla lotta al traffico di esseri umani. Sulla cooperazione internazionale, von der Leyen ha anche ricordato il partenariato firmato con la Tunisia che apporta vantaggi reciproci oltre la migrazione: dall’energia e l’istruzione, alle competenze e alla sicurezza. “Vogliamo lavorare su accordi simili con altri Paesi” ha aggiunto.

Tra gli altri punti affrontati da von der Leyen, un appello contro la violenza sulle donne: “So che quest’Aula sostiene la nostra proposta sulla lotta alla violenza contro le donne. Anche qui vorrei che si trasformasse in legge un altro principio fondamentale: No, significa no. Non può esserci vera uguaglianza senza libertà dalla violenza”. 

 

PGIM_300x600_ARTICOLO side
PS25 Box

Leggi anche

Ultima ora

Iscriviti alla nostra Newsletter

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.