Se il Nord fa i conti con il maltempo, nella maggior parte della Penisola sono previste ancora giornate infuocate, e un nuovo anticiclone si prepara a investire la Sardegna da domenica prossima, quando Caronte prenderà il posto di Cerbero. Secondo gli esperti, l’ondata di caldo eccezionale non è destinata a mollare la presa rapidamente. Così si moltiplicano i rischi di incappare in condizioni come il colpo di calore, che può causare danni al cervello o addirittura la morte se non viene rapidamente trattato.
Il bollettino
Intanto il bollettino del ministero della Salute si tinge di rosso e arancione: domani il bollino rosso sarà a Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Quello arancione a Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Messina e Palermo (respireranno Torino, Venezia e Verona).
Sabato invece Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo saranno da bollino rosso, con Brescia, Palermo e Reggio Calabria da bollino arancione (in verde resiste solo Torino). Con queste temperature record, i più a rischio sono anziani e bambini. Bere molta acqua, anche se non si sente sete è la prima regola suggerita dalla Società italiana di pediatria (Sip) per proteggere i piccoli dalle malattie da caldo, come il colpo di calore o i crampi.
I consigli dei pediatri
Nei giorni di gran caldo come quelli che stiamo vivendo, è utile far indossare ai piccoli abiti larghi, di colore chiaro e cappelli leggeri, limitare l’attività fisica all’aperto nelle ore centrali della giornata ed educare i bambini ad andare in luoghi freschi riparati dal sole, a riposarsi e a idratarsi immediatamente ogni volta che si sentono surriscaldati.
Al mare fare attenzione agli orari, soprattutto con bambini molto piccoli. Il momento ideale per portarli in spiaggia è fino alle 9.30-10 di mattina e dopo le 16.30 il pomeriggio. Non dimenticare di utilizzare creme solari con fattore protettivo alto (+50 fino ai tre anni e creme con filtri fisici, almeno +30 dopo, ma con attenzione al fototipo del bambino, che specie se chiaro richiede maggiore protezione, mentre sotto ai 6 mesi di vita le creme non sono consigliate in quanto la cute è molto sottile e delicata, dunque più permeabile alle eventuali sostanze chimiche presenti nelle protezioni) e bagnare frequentemente la testa e la nuca con acqua fresca, specie se i bimbi sono esposti al caldo per molto tempo.
Tra colpo di calore e crampi
Ma perchè fatichiamo a conservare una corretta temperatura corporea? “Per mantenere costante la temperatura corporea tra i 35 e i 37 gradi e mezzo – spiega la presidente della Sip, la Annamaria Staiano – l’organismo genera calore e lo disperde raffreddandosi grazie alla sudorazione. Questo sistema di raffreddamento naturale, quando fa molto caldo può progressivamente ‘andare in crisi’: ciò fa sì che la temperatura corporea raggiunga livelli pericolosi. Il caldo intenso, associato ad altri fattori come umidità, luoghi chiusi, scarsa aerazione, vestiti spessi, possono essere causa di patologie da calore”.
Riconoscere il colpo di calore
Il colpo di calore è un’emergenza medica che può rappresentare un pericolo per la vita. Il corpo non riesce a regolare più la temperatura, che può salire fino a superare i 41,1°C. Sono necessarie cure mediche intensive e urgenti per controllare ed abbassare la temperatura corporea.
I bambini, ricordano i pediatri, sono a rischio di colpo di calore se sono vestiti troppo o praticano attività fisica intensa quando fa molto caldo e non bevono abbastanza liquidi. Il colpo di calore può anche verificarsi quando un bambino viene lasciato intrappolato in un’auto in una giornata calda. Attenzione: quando la temperatura esterna è di 34° C, all’interno di un’auto può raggiungere 52°C in soli 20 minuti. Occhio allora a questi sintomi: forte mal di testa, debolezza, vertigini, confusione, nausea, accelerazione del respiro e del battito cardiaco, perdita di conoscenza, convulsioni, poca o assenza di sudorazione, cute arrossata, calda e secca, temperatura corporea > di 40° C. In questi casi non c’è tempo da perdere: occorre chiamare subito il 118.
I crampi da calore
Si tratta di contrazioni muscolari improvvise, molto dolorose, di breve durata che interessano i muscoli delle gambe, braccia, addome. Possono verificarsi durante o dopo un’attività fisica intensa in condizioni di caldo estremo e sono dovuti alla notevole perdita di liquidi e sali dovuta all’intensa sudorazione. Sebbene molto dolorosi, i crampi da calore non sono di per sé gravi, ma possono essere il primo segno di una più grave malattia da calore, quindi dovrebbero essere trattati immediatamente per evitare problemi.
I pediatri suggeriscono di interrompere subito l’esercizio fisico, condurre il bambino in un luogo fresco facendolo sedere o sdraiare e offrendogli bibite contenenti zuccheri e sali minerali (bevande sportive). Anche lo stretching e il massaggio delicato dei muscoli coinvolti sono utili per alleviare la sintomatologia.